Il ritorno di Tim Duncan: nuovo assistente Spurs. "Ricambia il favore"

Dopo aver appeso la canotta neroargento al chiodo dopo 19 anni di militanza, Tim Duncan è sempre rimasto nell'orbita dei San Antonio Spurs. Dopo aver lavorato per anni come preparatore e consulente del reparto lunghi, la promozione come assistente è sembrata semplicemente naturale.

Il comunicato dei texani, in pieno stile Spurs, neanche menziona il numero 21 nel titolo, e lo menziona in modo molto casuale insieme all'altro assistente promosso, Will Hardy. Nelle righe "di biografia" del prodotto di Wake Forest nessun accenno al palmares, emblematico della mentalità sotto l'Alamo. Tipica anche l'ironia che ha accolto l'annuncio da parte di Gregg Popovich e Manu Ginobili. Il primo ha ringraziato Tim per avergli "ricambiato il favore, dopo 19 anni dove ho fatto io da assistente a lui", mentre l'argentino celebra un sogno che si avvera, ossia la promozione... di Hardy, meritata dopo nove anni di militanza a San Antonio. 

Il coaching staff di Pop si completa, con Becky Hammon e Chip Engelland confermati, ed Hardy e Duncan che rimpiazzano i partenti Udoka (divenuto primo assistente di Brett Brown a Philadelphia) ed Ettore Messina, che dopo essere stato il presunto delfino di coach Popovich ha scelto di tornare in Europa, per allenare l'Olimpia Milano. La speranza per i tifosi Spurs è che la coppia Duncan Popovich riesca a replicare in panchina le magie che hanno regalato col primo in campo: quasi 1400 partite vinte (record di ogni epoca per un duo giocatore-allenatore), e 5 titoli NBA sono tuttavia un obiettivo molto alto da raggiungere.