John Wall e Bradley Beal sulla NBA, Washington ed il London Game

Le due stelle dei Wizards a ruota libera, in occasione della presentazione della partita di Londra, per cui la vendita dei biglietti inizierà domani
18.10.2018 18:45 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
John Wall e Bradley Beal sulla NBA, Washington ed il London Game

A margine dell'inizio della vendita dei biglietti per l'NBA London Game 2019 (da domani alle 10:00 italiane a questo link), due dei sicuri futuri protagonisti della partita, John Wall Bradley Beal hanno parlato della partita, dello stato attuale dell'NBA e dei Washington Wizards.  

Per il numero 2, ex Kentucky, una Eastern conference senza Lebron James "è interessante: adoro competere, e l'arrivo di Kawhi Leonard rende Toronto una squadra molto interessante. Non mi importa dove giochi Lebron, anche se un po' mi dispiace non poterlo affrontare, pensiamo che comunque Washington possa competere per l'Est, dobbiamo prenderci maggiori responsabilità ed impegnarci." Wall crede che ci saranno altri possibili scambi (Jimmy Butler, ndr), ed ha elogiato ambiente ed avversario: "Non vedo l'ora di vedere Londra, non ci sono mai stato ed ho una esperienza positiva del giocare all'estero dal Brasile, sarà divertente, ma se i Fan vogliono divertirsi di più devono venire a vedere la DC Family! Penso che i Knicks siano una squadra piena di talento, la mancanza di Porzingis è un problema per loro, ma non vanno sottovalutati perché coach Fizdale sta facendo un grandissimo lavoro".

Ancora più analitico Beal, che ha parlato dei movimenti interni alla squadra capitolina: "Concordo con John, possiamo e dobbiamo competere per la Eastern Conference, è il nostro obiettivo. E Dwight Howard potrà aiutarci: è un futuro Hall Of Famer, un bersaglio per i lob ed un intimidatore, un giocatore che non abbiamo mai avuto da quando sono qui, va rispettato in ogni lato del campo. Sono molto a mio agio con Jeff Green e Markieff Morris da 5, perché giocando basso possiamo cambiare più facilmente e la comunicazione con loro è pressoché immediata, possiamo non dare riferimenti creando vantaggi difensivi ed offensivi. Per i fan che verranno a Londra ho intenzione di dare il massimo, come sempre: ogni volta che scendo in campo penso che tanta gente non mi ha mai visto, o non mi ha mai visto dal vivo, ed ho intenzione di lasciare una buona impressione su di loro.