La corsa e la fermata del processo: quale futuro per Philadelphia?

Tempo di bilanci in casa 76ers, con scelte da fare ma con la certezza che il futuro è dalla loro parte.
12.05.2018 13:00 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
La corsa e la fermata del processo: quale futuro per Philadelphia?
© foto di Jesse D. Garrabrant

Dopo un finale trionfale di regular season, con 16 vittorie consecutive ed il terzo posto ad est, dopo la roboante serie contro i Miami Heat, la stagione dei Philadelphia 76ers si è fermata contro i Boston Celtics, con un netto 4-1. 

Risultato che tuttavia poteva essere differente: molte partite sono state perse dai Sixers per via della loro inesperienza, e ciò dominerà la loro estate: dare fiducia a questo gruppo, o provare il grande salto? 
Philadelphia sta raccogliendo i frutti di duri anni di tanking, e si gode le prestazioni di Saric, Embiid, e Simmons: pur con quest'ultimo rivedibile (eufemismo) contro i Celtics, ed il croato ed il Camerunense non al loro meglio (specie il secondo), il giovane terzetto ha dimostrato di avere il futuro sicuramente da loro, al netto della salute. In aggiunta, Markelle Fultz, letteralmente non pervenuto ai Playoff e per il 99% di quest'anno, deve ancora sbocciare. Quindi questo gruppo andrebbe confermato in blocco, no?

Non è quello che pensa Brett Brown, che ha dichiarato di come sia necessario l'inserimento di un grande nome dalla free agency (con l'imbarazzo della scelta per questa estate), per competere per un titolo. A livello economico, è possibile, anche se con qualche sacrificio: i Sixers, non dovessero rifirmare Redick, Belinelli (i quali hanno espresso la volontà di tornare), Ilyasova, ed Amir Johnson, si troverebbero con 25 milioni liberi, che salirebbero a 35 con altre manovre. Se hai la possibilità, un tentativo per uno come Lebron James (l'elefante nella stanza di qualunque discorso estivo di chi abbia cap space) va fatto, ed andrà fatto, anche se non ci sarà garanzia di riuscita. In caso di rifiuto del Re, Philadelphia potrebbe tornare a ricostruire il gruppo che bene ha fatto quest'anno, con la garanzia che il futuro potrebbe portare benefici per loro.