La rivoluzione del calendario: un altro torneo e meno gare in NBA?

Ad Aprile, il board of Governors della lega potrebbe prendere una storica decisione che rivoluzionerebbe il modo stesso di pensare alla stagione NBA
23.11.2019 20:41 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
La rivoluzione del calendario: un altro torneo e meno gare in NBA?

La notizia non è una assoluta novità, ma a quanto pare la NBA fa sul serio: a partire dal 75esimo anniversario della lega, le 30 squadre della associazione nordamericana potrebbero cambiare drasticamente il modo di pensare al campionato. 

Tre i nodi al pettine, al centro di serrate contrattazioni tra giocatori, squadre (tendenzialmente conservatori) ed il management della lega: 
- riduzione del numero di partite (fino ad un minimo di 78) 
- Istituzione di un secondo torneo, a metà stagione (sulla falsariga della nostra Coppa Italia)
- nuovi abbinamenti per le finali di conference

Cosa prevedono questi cambiamenti? Andiamo con ordine. 

Non è un segreto che la NBA voglia salvaguardare la salute dei suoi giocatori, ma trovare un equilibrio tra un numero minore di gare senza inficiare i diritti televisivi (ed i contratti dei giocatori, numeri che entrambi risentirebbero delle riduzioni) non è facile, e difficilmente si arriverà alle 66 gare auspicate da Steve Kerr. La prima bozza, infatti, vede l'abbassamento a "sole" 78 gare, numero che tuttavia, considerando la seconda proposta, rimarrebbe invariato (si tornerebbe sulle 83 gare).

La seconda proposta prevede l'istituzione di un torneo ad eliminazione diretta in gara secca da disputare durante la stagone, dopo il ringraziamento americano (fine novembre). Le partite di qualificazione per questo torneo sarebbero alcune partite "scelte" di regular season, che vedrebbero quindi la posta in palio e la competitività alzarsi; le migliori classificate, su base divisionale, giocherebbero questo mini-torneo, che nei piani NBA acquisterebbe sempre più prestigio e tradizione. 

La terza proposta, infine, sembrerebbe di più facile attuazione: la rimodulazione delle teste di serie nelle finali di conference. Ad esempio, le ultime finali, tra Golden State - Portland e tra Milwaukee e Toronto, si sarebbero disputate in modo incrociato, ossia tra Bucks-Blazers e Warriors-Raptors. Un metodo, in teoria, per far affrontare in finale le due squadre migliori della lega.