La storia d'amore tra Houston e Carmelo Anthony è già finita

Verso l'epilogo la breve esperienza del numero 7 in Texas.
16.11.2018 18:40 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
La storia d'amore tra Houston e Carmelo Anthony è già finita

Si erano tanto cercati e corteggiati questa estate, Carmelo Anthony e gli Houston Rockets: il numero 7 in cerca di rilancio dopo la tragicomica esperienza ad Oklahoma City, una falsa partenza dopo gli ultimi anni con più ombre che luci a New York, i texani cercavano un'altra stella per aumentare il loro potenziale offensivo, dopo essere stati ad un passo dall'eliminare i Golden State Warriors, cosa mai riuscita a nessuna squadra da quando Durant è in California, e soltanto a Lebron James da quando Steve Kerr allena. 

Dopo una estate fatta di speculazioni, trade a tre squadre per svincolarlo da OKC (grazie agli Atlanta Hawks che l'hanno avuto per 5 giorni nel rostere che ancora l'hanno a libro paga), discorsi tecnici e tattici sul suo fit, panchina si, panchina no, dopo dieci partite, le due parti sono già ai titoli di coda. Soltanto due partenze in quintetto, con otto partite giocate dalla panchina (cosa mai fatta da Melo in carriera), e soltanto due gare a livelli "da Melo": l'ex Knicks è ai minimi in carriera sotto ogni voce statistica, anche parametrando le sue cifre sui possessi e non sul minutaggio netto. Doveva essere un upgrade di Ryan Anderson, ma le pessime percentuali di Melo, nonostante la volontà e l'umiltà di mettersi completamente al servizio di coach D'Antoni, hanno fatto capire che il matrimonio non s'aveva più da fare.

Dopo le iniziali smentite sono arrivate le conferme da parte del GM Daryl Morey e da coach D'Antoni, che salutano il futuro Hall Of Famer con stima e gratitudine, per un'esperimento che si doveva provare, ma non è andato come si sperava. Dopo il saluto dei suoi colleghi (particolarmente sentito quello di Chris Paul, grande amico prima ancora che compagno del numero 7), per l'ex Denver Nuggets è tempo di pensare al futuro: il mercato intorno a lui sembra tiepido, nonostante sia disponibile al minimo salariale e sia comunque un giocatore d'esperienza e di livello, e l'unica "offerta" per ora è arrivata dal presidente della federbasket di Puerto Rico, patria d'origine di Anthony, per farlo giocare in Nazionale. Al momento è semplice fantabasket, ma per Melo, dopo 34 anni, di cui 16 anni nella lega, arriva il momento di rimettersi in gioco, per la terza volta in poco più di un anno.