La tripla doppia più veloce degli ultimi vent’anni: Nikola Jokic

Lo show della notte di Nikola Jokic.
16.02.2018 16:59 di Simone Mazzola Twitter:    vedi letture
La tripla doppia più veloce degli ultimi vent’anni: Nikola Jokic

Le ultime due partite NBA prima dell’All Star Game hanno regalato diverse emozioni, ma hanno portato alla ribalta (ancora una volta) un giocatore assolutamente unico nel panorama NBA, ma che sta sempre più dominando le partite in molteplici modi.

Ovviamente parliamo di Nikola Jokic che sta trascinando i suoi Denver Nuggets alla rincorsa dei playoffs con prestazioni mirabili. La sua capacità di essere utile in varie parti del campo è ciò che lo ha reso un potenziale All Star è proprio la sua abilità di essere una costante tripla minaccia.
Ci sono video di highlights che campeggiano su Youtube e non solo, riguardo alle sue abilità di passatore, che sono qualcosa di unico per un giocatore di quella stazza.
Anche nella notte contro i Bucks, chiuso in un angolo da un raddoppio dopo una palla vagante, ha lasciato andare un passaggio no look dietro la schiena passato di fianco a uno dei difensori, finito docilmente in mano al tagliante che ha potuto chiudere con due punti facili.
Una poesia in movimento che molti playmaker (per quanto il termine sia ormai desueto) non possono neanche pensare di provare in traffico.

Nella notte ha elevato ancor di più il livello del suo gioco diventando il giocatore più veloce degli ultimi vent’anni a compilare una tripla doppia. Non gli è servito neanche tutto il primo tempo per raggiungere tale quota, infatti in 14 minuti effettivi e a 1.54’ dalla pausa lunga, con l’assist per la tripla dall’angolo (una delle ventiquattro segnate dai Nuggets nella notte) è entrato nella storia.
La sua riga statistica completa parla di 30 punti, 17 assists e 11 rimbalzi. Ha dato vita infatti con un altro giocatore unico come Antetokounmpo (anche lui in tripla doppia) a uno scontro epico che segna ancora una volta come i tempi, il basket e i giocatori siano cambiati radicalmente e come anche il talento a disposizione dell’NBA sia praticamente infinito.