Lakers, la figuraccia peggiore: cambiamenti in vista?

L'ultima sconfitta dei giallovola senza Lebron ha riportato in superficie le fratture tra dirigenza ed allenatore
14.01.2019 18:45 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Lakers, la figuraccia peggiore: cambiamenti in vista?

"Non faremo passare tutto attraverso Lebron come succedeva a Cleveland", diceva Magic Johnson qualche mese fa. L'ironia del destino ha fatto sì che il peggior momento stagionale dei Lakers coincidesse con la sconfitta casalinga proprio contro i Cavs, la settima in dieci gare senza James, contro una squadra col peggior record della lega e reduce da 12 sconfitte consecutive, prima di vincere con merito e dominando, allo Staples Center. 

Una sconfitta senza appello e senza giustificazioni, che mette nuovamente sulla graticola coach Luke Walton: non è un mistero che il figlio di Bill non incontri l'approvazione di Magic, ma una sconfitta contro i Chicago Bulls (altra squadra decisamente poco irresistibile), metterebbe in una posizione difficile anche Jeanie Buss, proprietaria dei gialloviola e maggiore sponsor di Walton. Si rischierebbe di arrivare ad un aut-aut tra Johnson e Walton, che significherebbe quasi automatico esonero del secondo. Ma come siamo arrivati a questo punto?

Il precedente momento di crisi dei Lakers era arrivato ad inizio anno, dopo soltanto tre vittorie nelle prime sei gare: da allora, con tanto di chiarimento tra il presidente delle basketball operations ed il coach circa il sistema di gioco dei gialloviola, ne sono arrivate 18 nelle successive 24, con la ciliegina rappresentata dal successo natalizio contro i bicampioni in carica. Successo tuttavia che rappresenta l'inizio della fine, almeno finora: dall'infortunio di James patito il 25 Dicembre, che certamente non tornerà prima di mercoledì, sono arrivate appunto tre vittorie su dieci gare, con la situazione in classifica che comincia a farsi complicata: Gli Utah Jazz (che hanno vinto dominando i Lakers nella penultima gara giocata dai losangelini) hanno agganciato all'ottavo posto Lonzo Ball e soci, con altre cinque squadre racchiuse in 3 gare di differenza. 

Una mancata qualificazione ai playoff per la squadra del giocatore reduce da 8 finali NBA consecutive sarebbe un fiasco di proporzioni epocali, che macchierebbe indelebilmente la carriera di Walton, pur non essendo l'unico responsabile (citofonare ai vari esponenti del giovane "core" dei Lakers, Brandon Ingram su tutti) ne sarebbe sicuramente il principale: l'attacco dei Lakers senza James raggiunge livelli di efficienza decisamente ridicoli, penultimo nella lega davanti soltanto ai Memphis Grizzlies, una squadra che gioca con gli stessi ritmi degli anni 90 e che ha quantomeno una difesa credibile per supportare questa sua "lentezza". Siamo a metà stagione e niente è ancora compromesso, con Walton che ha annunciato cambiamenti nel quintetto già per la prossima partita, ma la situazione ad Hollywood è decisamente in fermento.