Le tensioni di Houston, tra Harden contro Paul ed il rinnovo di D'Antoni

I Rockets, dopo aver fallito nuovamente nel detronizzare i Golden State Warriors, sono alle prese con un vero marasma. Come uscirne?
18.06.2019 08:02 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Le tensioni di Houston, tra Harden contro Paul ed il rinnovo di D'Antoni

L'abusatissima (più delle canzoni di Bublé a Natale) catchphrase "Houston, abbiamo un problema" è troppo poco per descrivere il chaos che ribolle nei ranghi degli Houston Rockets. I problemi al Toyota Center sono molteplici, e rischiano di mettersi di mezzo tra i texani ed il loro obiettivo di detronizzare ad Ovest i Golden State Warriors, proprio quando la dea bendata arriva in soccorso dei due volte campioni NBA. 

Innanzitutto, crescono le tensioni tra Chris Paul e James Harden, due maschi alfa nello stesso branco, e con una convivenza meno serena quest'anno rispetto al precedente. I malumori del primo si sono palesati specialmente durante i playoff, con la conferenza stampa dopo una gara contro Utah che ha visto l'ex Hornets e Clippers infastidito dalle attenzioni riservate esclusivamente al più giovane e più in forma compagno. I dissapori si sono ripresentati successivamente, con la serie contro Golden State terminata con una cocente sconfitta in Gara 6: CP3 aveva decisamente diverse opinioni circa la gestione di diversi possessi nel finale, e non è mai stato timido nell'esprimersi. Niente di inusuale in NBA: i dissapori tra stelle sono all'ordine del giorno, ed a Houston pensano (o sperano?) che si possano appianare le divergenze, ed è questa la visione di Daryl Morey, GM da sempre concentrato più sui risultati che sulle relazioni interpresonali. Devono convivere: il contratto di Paul, combinato alla sua età e la sua salute, lo rende pressoché invendibile per i prossimi tre anni. Tempistica che coincide con il prime del Barba: la finestra temporale per vincere un titolo è tutta lì.

Titolo nel quale crede fermamente Mike D'Antoni. Ma la proprietà crede nel suo coach? Su queste pagine abbiamo già parlato dei problemi nel rinnovo della leggenda dell'Olimpia Milano, attualmente intenzionato ad allenare almeno altri tre anni ma con un solo anno di contratto rimanente al Toyota Center. Le proposte per il rinnovo sono state finora insoddisfacenti, con l'inesperto proprietario Tillman Fertitta che gioca molto sui bonus più che sul salario base, scontrandosi con l'agente del coach. Nel momento di massima sofferenza di Golden State, che sarà priva di metà delle sue stelle l'anno prossimo, Houston appare sull'orlo dell'esplosione, con un coaching staff tutto da rifare, un allenatore in bilico e due stelle ai ferri corti. Buona parte di questi problemi non sono novità e non hanno impedito ai Rockets di arrivare ad essere l'avversario più ostico ad Ovest dei Warriors: riusciranno a serrare i ranghi nuovamente?