Marcus Smart ed i Celtics, un amore ritrovato: rinnovo per quattro anni

Dopo Kawhi Leonard, un'altra telenovela di mercato si è chiusa, e col "lieto fine".

Marcus Smart sarà ancora un giocatore dei Boston Celtics, per altri quattro anni, per un totale complessivo di 52 milioni. Seppellita quindi, l'ascia di guerra: agli inizi del mese, Smart si era dichiarato "disgustato" del comportamento del GM Danny Ainge, reo di non aver inoltrato nessuna offerta (o chiamata) all'esterno durante questa free agency. Tutto passato, come dimostra l'accordo. Smart non otterrà i 16 milioni annui richiesti, ma l'accordo quadriennale dà al giocatore garanzie che non avrebbe ottenuto da nessun'altra parte; i Celtics, con questa firma, sprofondano nelle esose acque della luxury tax, ma con un ottimo motivo. 

Smart dona quella energia e quella cattiveria agonistica, unita alla sua tenace difesa ed alle sue utili doti offensive (nonostante le percentuali), necessarie per una squadra che vuole competere per il titolo. La sua competitività a volte è addirittura eccessiva, come dimostrano gli infortuni patiti lo scorso anno alla mano destra: un taglio dovuto ad un pugno contro un vetro, per la frustrazione, ed una lesione ad un legamento in seguito ad un tuffo per recuperare una palla vagante. Il contratto di Smart, inoltre, dona ai Celtics flessibilità e valore in caso di scambi: nessun contratto era prima presente tra i 21 milioni di Kyrie Irving ed i 6,7 milioni di Jayson Tatum. I Celtics ricompattano il loro gruppo, nella speranza di rimanere sani e provare ad attentare al trono di Golden State.