#NBADraft: le prime dieci chiamate, nel dettaglio

Vediamo le prime dieci chiamate dell'ultimo draft, come potranno inserirsi e che impatto potrebbero avere
22.06.2018 18:45 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
#NBADraft: le prime dieci chiamate, nel dettaglio

Il Draft 2018, che promette grande talento, si è concluso. Andiamo a vedere i possibili protagonisti di domani, a cominciare dalle prime 10 scelte del prossimo Draft

1 PHOENIX SUNS – Deandre Ayton (C – Arizona)
Una delle poche scelte pressoché certe, i Suns non cambiano idea, e trovano il centrone dominante di cui avevano bisogno. Le critiche sulla sua difesa sono già arrivate ai piani alti (con gli sfottò di Embiid e Draymond Green su Twitter), ma il materiale base è ottimo, con un fisico erculeo dall'ottima mobilità che promette grandi cose nelle giuste mani. Soltanto il tempo ci dirà se diventerà una evoluzione degli "unicorni", o "soltanto" un buon centro vecchio stampo, ma i margini di miglioramento (gioca da relativamente pochi anni a basket) fanno ben sperare. 

2 SACRAMENTO KINGS – Marvin Bagley III (FC – Duke)
Chi invece era pronosticato che facesse "la sorpresa" erano i Kings, che dopo speculazioni su una possibile scelta di Bagley come "distrazione" per virare su Doncic, hanno effettivamente chiamato il lungo di Duke. Forse il "più pronto", offensivamente, anche a livello NBA, ma le lacune difensive sono preoccupanti ed i margini di miglioramento ridotti rispetto alla numero uno. I Kings riusciranno ad invertire la tendenza di pessime scelte al Draft, o ci saranno ricascati?

3 DALLAS MAVERICKS (via ATLANTA) – Luka Doncic (G – Real Madrid)
A lungo candidato per la prima scelta assoluta, gli Hawks non se lo sono fatti scappare, prendendo quello che è attualmente il miglior giocatore del draft. Così tanto che i Mavericks hanno deciso di investire su di lui, sacrificando la futura prima scelta, protetta fino alla quinta posizione, per metterlo a disposizione di Coach Carlisle. Sulla carta il fit con Dennis Smith Jr. promette bene; i Mavs potrebbero aver colto l'erede spirituale di Dirk Nowitzki come miglior europeo, o quantomeno è quello che sperano. 

4 MEMPHIS GRIZZLIES – Jaren Jackson Jr. (C – Michigan State)
Si vociferava che Memphis potesse scambiare la sua scelta per liberarsi di Chandler Parsons e del suo ingombrante contratto, ma la franchigia del Tennessee ha deciso di mantenerla e spenderla per un giocatore sicuro, poliedrico, con buoni margini per l'avvenire, ma che potrebbe lasciare a desiderare come uomo franchigia. Non un "rimpiazzo" per Gasol e Conley, in fase calante, ma un ottimo complemento, ed una base per il futuro in una squadra da anni a secco di profili simili.

5 ATLANTA HAWKS (via DALLAS) – Trae Young (PG – Oklahoma)
Gli Hawks erano dati vicini a Young senza "sacrificare" la terza scelta. Alla fine la trade è avvenuta, ma le aquile hanno guadagnato una futura prima scelta che potrebbe essere discretamente alta. Ora il GM Travis Schlenk è chiamato a costruire una franchigia intorno ad uno dei migliori realizzatori ed assistman di questo draft: a Young, invece, il compito di dimostrare ai detrattori di poter essere il prossimo Steph Curry, e non un nuovo Isiah Thomas di quest'anno...

6 ORLANDO MAGIC – Mo Bamba (C – Texas)
Altra franchigia interessata a Young, i Magic si sono "consolati" con Bamba: fisicamente impressionante, tecnicamente e mentalmente di pregevole fattura già da ora, i dubbi sul lungo di origine ivoriana si concentrano sulla sua robustezza, probabilmente non adatta a questi livelli. In Florida sperano di avere il Frontcourt del futuro insieme ad Isaac. 

7 CHICAGO BULLS – Wendell Carter Jr. (C- Duke)
Offuscato da Bagley alla corte di coach K, Carter forma una accoppiata perfetta con Markkanen, dando primi segnali di continuità a Windy City. Un centro solido, senza le punte di talento dei suoi colleghi scelti più in alto di lui, ma senza nulla da invidiare in quanto a tecnica, tiro, e con un bagaglio difensivo decisamente superiore. 

8 CLEVELAND CAVALIERS – Collin Sexton (PG – Alabama)
Non ancora sciolti i dubbi sul suo futuro da parte di Lebron, in Ohio cominciano a guardare al futuro, prendendo un giocatore leader, con l'autostima a mille, cattiveria agonistica ed etica lavorativa già da grande. Ha già provato a convincere James a rimanere, ed insieme al suo outfit si capisce che la timidezza non appartiene al futuro play dei Cavs. 

9 NEW YORK KNICKS – Kevin Knox (F – Kentucky)
Probabilmente ancora un po' troppo acerbo, ma le doti di lungo moderno ci sono tutte: I Knicks puntano con calma e senza fretta al futuro, incuranti dei fischi (che bersagliarono pure Porzingis). Versatile, tecnicamente sublime, ottimo tiro, se sviluppato con calma l'accoppiata col Lettone potrebbe essere devastante. 

10 PHOENIX SUNS (via PHILADELPHIA) – Mikal Bridges (F – Villanova)
Il matrimonio tra Bridges e Phoenix era nell'aria: così tanto che probabilmente i Sixers hanno "bluffato", con i Suns corsi ai ripari offrendo la 16esima scelta ed una futura del 2021 per fare proprio il talento di Villanova. Un 3D modello, complemento necessario, ed ottimale, per Devin Booker.