Nel nome del padre: la pressione su Bronny ed i rimpianti di James

Lebron James ha esternato uno dei suoi pochi rimpianti: il nome del figlio.
29.07.2018 09:45 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Nel nome del padre: la pressione su Bronny ed i rimpianti di James

Nello sport, il dibattito su come il talento, la conoscenza del gioco, e l’abilità possano essere tramandabili di padre in figlio è molto attivo. Uno dei casi a sostegno di questa tesi è il figlio di Lebron James, che a soli 14 anni sembra aver preso tutto dal padre: intelligenza cestitica, atletismo, ed abilità, oltre al nome.

A quanto pare, tuttavia, l’ex Cleveland rimpiange di avergli passato quest’ultimo dato: “Me ne pento ancora. Adoro guardare i miei figli giocare, la scorsa estate li ho seguiti in almeno cinque tornei.   Dopo un po’ mi cominciano a sudare le mani, mi sento nervoso, tipo “cos’è questa sensazione? stai guardando dei 13enni giocare’ e sono passato dagli spalti alla panchina, dove ho avuto discussioni con altri genitori”.

”Quando ero giovane, non ho avuto un padre, quindi per me era imperativo non solo che mio figlio fosse in Junior, ma che avessero tutto ciò che mi è mancato da giovane. Potranno avere cose che non ho mai avuto”.

Bronny Jr, a 14 anni, è uno dei migliori prospetti della sua età, con molte offerte che lo aspettano al college. James non ha mai nascosto il suo sogno di giocare in NBA con suo figlio, sia insieme che contro, e considerando come il Re non mostri segni di invecchiamento, unita a possibile abbassamento dell’età minima per entrare nella lega, la prospettiva si fa sempre più concreta.