Trade Grades: Toronto, Dallas e OKC fanno passi in avanti

Pochi movimenti di alto livello, ma alcune squadre hanno rafforzato il loro roster.
24.02.2017 13:01 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Trade Grades: Toronto, Dallas e OKC fanno passi in avanti

L’hype per la trade deadline è ogni anno crescente, si pensa che si muovano i campioni scontenti ma puntualmente si verificano solo movimenti di minore importanza o addirittura marginali. Vedere lo speciale live di Adrian Wojnarowski, NBA TV e Espn spiega come questo momento sia saliente nella stagione giornalistica, tanto quanto i match più importanti.
I movimenti più importanti con DeMarcus Cousins e Serge Ibaka erano stati giù completati, mentre quelli di ieri li analizziamo qui.

Nerlens Noel ha detto: “E’ come avere una squadra NFL con tre quarterback” riferendosi alla situazione dei Sixers con Embiid, Okafor e lui stesso. Dopo diverse lamentele, un significativo podcast con Woj, ieri i Sixers lo hanno accontentato mandando ai Dallas Mavericks in cambio di Justin Anderson, Andrew Bogut e una seconda scelta. I Mavs prendono un giocatore perfetto per l’idea di gioco di Carlisle, ovvero un rim protector, verticale in grado d’intimidire e di finire nella zona del ferro in pieno stile Tyson Chandler. C’è da aspettarsi che la curva di rendimento di Noel s’impenni sotto la guida di Carlisle che sicuramente saprà come farlo rendere al meglio. I Sixers portano a casa sostanzialmente solo Anderson, perché Bogut verrà rilasciato, rendendo il pacchetto piuttosto scarno.

L’altro movimento di buona rilevanza è quello concluso dai Thunder e i Bulls.
I Thunder mettono a roster l’esperienza di Taj Gibson al fianco di Domantas Sabonis in slump dopo il buon inizio di stagione, ma soprattutto un ottimo difensore e rimbalzista all’interno di una delle top team nella categoria. Il mid range jumper di Gibson tornerà utile, sebbene ai Thunder serva più uno stretch four. Ad allungare la panchina ci sarà Doug McDermott che con un contratto ancora in essere per due anni potrebbe essere un upgrade nella pericolosità perimetrale.
I Bulls hanno ceduto Gibson in scadenza sapendo di non poter/voler rinnovarlo, ma in cambio hanno ricevuto Cameron Payne su cui sembra vogliano puntare molto e due mestieranti come Lauvergne e Morrow che potrebbero né togliere, né aggiungere nulla al roster. C’è anche una seconda scelta 2018 per i Thunder che fa ulteriormente pendere l’ago della bilancia verso OKC.

Anche i Toronto Raptors compiono un movimento secondario con l’acquisto di Pj Tucker cedendo Jared Sullinger (esperimento definitivamente tramontato con l’arrivo di Ibaka) aggiungendo un solido wing player a una rotazione che ora può davvero dare del filo da torcere come contender ai Cavs. Nel pacchetto ci sono anche due seconde scelte 2017 e 2018 in un chiaro obiettivo di provare a vincere subito e puntare tutte le fiches.
Triste invece la fine di Roy Hibbert che solo qualche anno fa dominava la vernice a Indianapolis e ora viene scambiato e finisce ai Nuggets per una seconda scelta protetta alla 55° chiamata.
Nessuno ha fatto il colpo ad effetto o ha scalato le montagne dei rankings, ma di sicuro Toronto, Dallas e Okahoma City possono ritenersi contenti.