Trade-mania: Beli ad Atlanta per Howard e Russell ai Nets per Lopez

Un paio di movimenti importanti nella notte ci avvicinano al draft.
21.06.2017 07:42 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Marco Belinelli
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Marco Belinelli
© foto di Sergio Cerbone

E’ una notte di grandi movimenti in NBA prima di un draft che si preannuncia altrettanto scoppiettante dal punto di vista dei movimenti.
I più attivi sono sempre i Los Angeles Lakers, ma inaspettatamente anche altri team si sono mossi nella notte.

Il primo scambio della notte, come detto, riguarda i Los Angeles Lakers che erano ampiamente pronosticati a movimentare le loro pedine.
Hanno mandato a Brooklyn D’Angelo Russell e il contratto albatross di Timofey Mozgov in cambio di Brook Lopez e la scelta numero 27 del draft in arrivo.
Magic Johnson aveva chiaramente detto che non ci sarebbe stato nessuno d’intoccabile ad eccezione della seconda scelta assoluta e Brandon Ingram, ma che potesse trovare già un acquirente a cui rifilare Mozgov è quantomai sorprendente. Non ha acquisito un contratto leggero con Brook Lopez, ma di sicuro si è portato a casa un giocatore in grado di contribuire fattivamente alla causa.
L’esperimento D’Angelo Russell naufraga e proverà a trovare nuova linfa in quel di Brooklyn dovendo condurre una squadra in profondo rebuilding e con la luce in fondo al tunnel piuttosto lontana.

Il secondo scambio della notte ci riguarda maggiormente perché coinvolge Marco Belinelli che ormai non riesce più a posare la valigia e le radici in una città. Gli Charlotte Hornets hanno scambiato lui, Miles Plumlee e la scelta 41 del prossimo draft per Dwight Howard e la scelta 31 al prossimo draft.
Anche Howard alla voce valigie e grandi rifiuti ha piuttosto successo e gli Hawks dopo aver perso Horford andato ai Celtics non sono riusciti a trovare in Howard un degno sostituto nemmeno in grado di giovare dell’aria di casa, così hanno optato per uno scambio che li vede apertamente perdenti pur di non avere la sua presenza in campo e in spogliatoio.
Intanto Beli finisce in un’altra squadra perlomeno solida e con idee anche se la concorrenza negli esterni sarà molto forte.
Possiamo augurare solo in bocca al lupo a Marco.