Via al valzer delle panchine: via Vogel e Hornacek, e Rivers cosa fa?

Stagione finita, tempo di bilanci e saltano le prime panchine in NBA
12.04.2018 18:47 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Via al valzer delle panchine: via Vogel e Hornacek, e Rivers cosa fa?

Destini incrociati quelli di Frank Vogel e di Jeff Hornacek: entrambi al secondo anno con le loro rispettive squadre, con record simili (54-110 il primo, 60-104 il secondo), entrambi sono stati licenziati appena terminata la stagione. 

Orlando così torna sul mercato alla ricerca del quinto allenatore differente dal 2012, ultima stagione di Van Gundy, coincisa anche con l'ultima stagione terminata ai playoff, dopo una striscia di sei post-season consecutive. I sei anni attuali senza playoff, invece, sono il periodo più lungo senza della storia della franchigia. Le basi per costruire ci sono: nonostante anni con scelte non ottimali ai playoff, la squadra gode di un buon nucleo di giovani, guidati da Isaac e Gordon, una tifoseria fedele nonostante gli anni di magra, ed una buona flessibilità salariale, risultato raggiunto dal front-office rinnovato recentemente. I Magic hanno l'8.8% di ottenere la prima scelta assoluta al prossimo Draft, ed i papabili per il ruolo sono attualmente vari vice allenatori, tra cui quelli di Jazz, Trail Blazers (David Vanterpool, Ex Siena e CSKA) e Spurs, nonché l'ex NBA Jerry Stackhouse, allenatore dei Raptors 905, compagine di G-League. 

Quest'ultimo è un obiettivo anche dei New York Knicks, che interrompono un rapporto, mai veramente sbocciato, con l'ex allenatore di Phoenix. Hornacek, dopo una prima stagione travagliata, a causa anche delle ingerenze da parte di Phil Jackson che faceva pressioni per l'inserimento di elementi della triangle motion offense nel gioco dei Knicks, ha pagato una scarsa seconda stagione, in cui aveva più libertà. I Knicks sono in piena ricostruzione, con una crisi che va avanti da molto tempo (una sola serie di playoff vinta negli ultimi 18 anni, cinque stagioni di vacanze anticipate), ed avranno sicuramente davanti a loro un altro anno di "purgatorio". L'obiettivo è difatti arrivare all'estate 2019 con uno spazio salariale sufficiente ad attirare più stelle, in grado di completare ed aiutare Kristaps Porzingis, in ripresa da un brutto infortunio ed unico faro nel presente, e futuro, di New York. Altri potenziali candidati alla panchina del Madison Square Garden sono David Blatt, David Fitzdale, e Mark Jackson. 

Chi invece è ancora in sella, ma sta meditando sul suo futuro, è Doc Rivers. Per la prima volta senza playoff dopo 10 anni (e per la quarta volta in 18 di carriera da allenatore), l'ex Celtics si ritrova ad affrontare una ricostruzione che voleva evitare a Boston. Con la "quasi-dinastia" oramai ridotta al solo DeAndre Jordan, con Paul, Griffin, e Redick andati, i Clippers si ritrovano nella fascia media dell'NBA, fuori dai playoff ma lontani dalle prime posizioni al prossimo draft. Jordan ha una opzione per il prossimo anno, ma a parte il suo contratto, tutti quelli più corposi sono garantiti, rendendo pressoché impossibile grandi manovre questa estate senza sacrificare uno dei migliori centri della lega, mentre diversa è la situazione per l'estate 2019, con i contratti dei soli Gallinari e Lou Williams (quest'ultimo a cifre quasi ridicole per l'NBA attuale) impegnati oltre quella data (oltre ai minimi salariali per Thornwell e ed Evans).