Cosa lascia il weekend di Forlì all'Olimpia, oltre alla Supercoppa

Un punto sulla squadra biancorossa, dopo la vittoria di Forlì
26.09.2017 11:29 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Cosa lascia il weekend di Forlì all'Olimpia, oltre alla Supercoppa
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© foto di Alessia Doniselli

Il weekend di Forlì ha dato una sterzata di ottimismo e fiducia a tutto l’ambiente Olimpia Milano. Due buone prestazioni e la conquista della Supercoppa Italiana sono state il miglior modo per cominciare la stagione, seppur ovviamente siamo appena a settembre e le vere risposte arriveranno tra qualche mese (“A febbraio” ha rimandato tutti coach Pianigiani), con la prima parte di campionato ed Eurolega. Ma cosa ha lasciato di positivo questo primo impegno ufficiale alla squadra biancorossa, oltre al nuovo trofeo da mettere in bacheca?

La convivenza Theodore-Goudelock Come abbiamo già detto più volte nelle analisi di precampionato, è un punto chiave della stagione dell’EA7-Emporio Armani. Le due prove di Forlì hanno dimostrato come i due leader designati (almeno dal punto di vista offensivo) abbiano saputo dividersi le responsabilità, senza pestarsi i piedi e salendo in cattedra a turno, quando era il momento giusto. Ovviamente servirà capire se l’armonia proseguirà, quando ci saranno momenti di difficoltà, ma la base di partenza (anche confermata con i post sui social) appare decisamente benaugurante.

La metamorfosi di Amath M’Baye C’erano grandi dubbi su come il giocatore ex Brindisi potesse trovarsi in un sistema in cui non era più la prima (o una delle prime) punte, con il pallone in mano molto meno rispetto agli anni passati. Il primo esame è stato passato a pieni voti: non ha forzato nulla, ha saputo aspettare il momento giusto per prendersi le responsabilità, continuando a lavorare sia a rimbalzo che in difesa anche quando era poco coinvolto a livello offensivo.

L’atteggiamento del gruppo Sul parquet di Forlì (come a dir la verità, già anche in precampionato) si è vista una squadra unita e compatta, pronta a seguire i dettami del proprio allenatore, riuscendo a fornire discreti tratti di partita anche a livello difensivo. E capace di rispondere ai momenti di difficoltà, come quando Venezia aveva coronato una lunga rincorsa con il canestro del pareggio, salvo subito essere rimandata immediatamente a rincorrere. Gli esclusi hanno comunque partecipato alla festa finale e sono apparsi abbastanza sereni, soprattutto Dragic e Tarczewski. Sarà un altro passaggio chiave della stagione, con il turnover obbligato e giocatori che non saranno (almeno inizialmente) tesserati per il campionato.

Queste sono alcune prime indicazioni e ciò non vuol dire sarà una stagione tutta rosa e fiori, dominando il campionato e lottando per i playoff in Eurolega. Ma certamente è un primo passo interessante, da confermare nel corso dei prossimi mesi, quando gli impegni saranno più fitti, le avversarie più forti ed arriveranno sicuramente dei momenti di difficoltà. La strada imboccata appare quella giusta, ora dovrà continuare ad essere percorsa.