E’ un’Olimpia da record, con un Nedovic in più sotto l’albero

Tra otto giorni è Natale, ma l’Olimpia Milano ha ricevuto il regalo con qualche giorno d’anticipo: il rientro di Nemanja Nedovic. Il serbo si è rivisto sul parquet a Sassari, dopo due mesi d’assenza (inframezzati solo dalla gara col Darussafaka), ed è stato subito decisivo: 21 punti in 23 minuti, compreso quello spettacolare 8-0 personale nel finale di quarto periodo, quando sembrava aver dato la botta definitiva alla partita, poi trascinata al supplementare dalle tre triple di Bamforth e da qualche distrazione difensiva milanese di troppo, anche dello stesso numero 16.

Come era già successo all’alba della stagione, prima dell’infortunio, l’ex Malaga ha fatto, però, vedere immediatamente cosa può portare alla causa dei tricolori, regalando quel po’ di fantasia e di classe, altrimenti riservata quasi esclusivamente a Mike James. Un rientro chiave soprattutto per l’Eurolega, con l’AX che si giocherà una fetta importante del proprio futuro nel prossimo mese: la doppia sfida con il Bayern, le gare di Atene e Tel Aviv ed i match casalinghi con Buducnost e Barcellona dovranno rilanciare le ambizioni di playoff dei tricolori, dopo la serie di quattro stop.

Tutto diverso, invece, in campionato. La decima vittoria in dieci partite è un record per la società biancorossa in tempi moderni, cioè da quando sono stati introdotti i playoff nel 1978, e rimarca la superiorità della squadra di Pianigiani su tutte le rivali, anche su campi storicamente difficili. Il supplementare di ieri poteva (e doveva) essere evitato, soprattutto alla vigilia del tour de force natalizio, con tante energie spese anche da chi poi dovrà essere in campo in Eurolega (James 38 minuti, Brooks 36 e Micov 27). Ma questa Olimpia ha dimostrato di non voler lasciare nulla.

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