Eurolega: l’Olimpia cerca un miracolo playoff, c’è il Cska a Mosca

I tricolori sono attesi dalla trasferta su uno dei campi più difficili d'Europa
08.03.2019 12:03 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Eurolega: l’Olimpia cerca un miracolo playoff, c’è il Cska a Mosca
© foto di Alessia Doniselli

La volata playoff dell’Olimpia Milano fa nuovamente tappa in Russia, questa volta però sul campo quasi impossibile del Cska Mosca (ore 18, diretta Eurosport Player). I biancorossi vanno a caccia di un’impresa, anzi forse meglio dire un miracolo, visto che la squadra moscovita non perde praticamente mai in casa in Eurolega e quest’anno l’ha già fatto contro il Maccabi. Però la squadra di Pianigiani sta bene, è finalmente al completo (escluso ovviamente Gudaitis) ed è reduce da cinque vittorie consecutive, potendo giocare in serenità, senza nulla da perdere.

Tutti si aspettano una sconfitta e, dunque, dovesse andar male non ci saranno conseguenze, ma è obbligatorio provarci ovunque, come detto anche dal coach dei tricolori alla vigilia. L’AX ha vinto solamente una volta sul campo del Cska, anche se ci è andata vicina un altro paio di volte, in particolare l’anno scorso, quando andò anche a +17 nella gara d’esordio stagionale, per poi subire la rimonta dei padroni di casa. Ora Milano è più forte e più consapevole di un anno fa, ma anche i russi si stanno avvicinando al loro ‘playoff mode’, quando solitamente non lasciano scampo a nessuno. Stasera si affrontano i due migliori attacchi dell’Eurolega, con 88 punti di media a partita per i russi e 87.5 per i biancorossi.

Come dicevamo, i tricolori si presentano senza defezioni e con un ottimo morale, mentre il Cska è reduce dalla sorprendente sconfitta in VTB League contro il Khimki. Tra i padroni di casa dovrebbe esserci anche Daniel Hackett, in recupero dal problema all’occhio subito nel derby, mentre non ci sarà Mikhail Kulagin, fuori per un infortunio al piede. Non servono troppe presentazioni per la squadra di Itoudis, dove le stelle sono tantissime: da De Colo a Rodriguez, da Hines a Clyburn, passando per Higgins e Hunter. Una corazzata, ma l’Olimpia deve e vuole provarci.