Eurolega: Milano nella tana dell’Efes per rompere l’incantesimo

I biancorossi giocano ad Istanbul, dove non hanno mai vinto nel corso della storia
30.11.2017 11:42 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Jordan Theodore
Jordan Theodore
© foto di Alessia Doniselli

Dodici partite e dodici sconfitte. Questo è il bilancio dell’Olimpia Milano sul campo dell’Anadolu Efes Istanbul: un record disastroso e da provare a cancellare questa sera (ore 18.30, diretta Eurosport Player e Radio Hinterland), quando si alzerà la palla a due del tredicesimo confronto in terra turca. Le premesse sono contrastanti: da una parte i biancorossi ci arrivano con una settimana intera di preparazione e giocano contro un’avversaria ancora a secco tra le mura amiche, dall’altra c’è ancora grande emergenza per Pianigiani, tra assenze, dubbi ed acciacchi di un certo livello e peso.

Non ci saranno Young, Goudelock e Cinciarini, mentre sono nelle prossime ore si capirà se potrà scendere in campo Arturas Gudaitis. Da questo dubbio verrà deciso anche il giocatore escluso per turnover: sono 13 i giocatori volati ad Istanbul e, se il lungo sarà disponibile, il candidato principale a restare fuori è uno tra Fontecchio ed un acciaccato Abass. Anche i rivali non stanno benissimo: non c’è ancora Derrick Brown, potrebbe mancare Balbay ed il coach Velimir Perasovic ha la panchina a rischio. Dovesse perdere anche stasera, precipitando così in classifica, potrebbe venir esonerato. 

Per l’AX Armani Exchange è la prima di una serie di partite chiave per il futuro europeo, fino alla fine del girone d’andata, e vincere permetterebbe di riavvicinare la zona playoff e poter poi sfruttare i prossimi turni casalinghi per riagganciarla. L’Efes è una squadra molto fisica, soprattutto vicino a canestro, con due vecchie conoscenze biancorosse: Kruno Simon e Zoran Dragic, protagonisti dei successi milanesi degli ultimi anni. Per loro ci sarà uno stimolo in più in questa partita, visto che il termine dell’avventura all’Armani è coinciso con l’approdo di Pianigiani sulla panchina milanese.