Gudaitis, lo stop purtroppo è lungo: lesione del legamento crociato

Il centro lituano ha effettuato gli accertamenti al rientro a Milano
02.02.2019 17:36 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Gudaitis, lo stop purtroppo è lungo: lesione del legamento crociato

Quello che si temeva, purtroppo è realtà: la stagione di Arturas Gudaitis è già finita. Gli accertamenti a cui è stato sottoposto il centro lituano, dopo l’infortunio subito ieri sera a Las Palmas, non lasciano nessun dubbio: “lesione del legamento crociato anteriore della capsula articolare - la comunicazione ufficiale del club biancorosso - e della tibia prossimale del ginocchio sinistro”. I tempi di recupero da un problema del genere sono solitamente compresi tra sei ed otto mesi e, dunque, rivedremo il lungo sul parquet solamente nella prossima stagione, forse ai Mondiali cinesi di fine agosto.

Se vestirà ancora la maglia dell’Olimpia Milano lo scopriremo in futuro: sembrava molto probabile lo sbarco in NBA (sfruttando l’escape del contratto in scadenza 2021), anche da sue stesse dichiarazioni, ma questo grave infortunio potrebbe cambiare gli scenari e farlo restare un’altra annata in biancorosso, se prima Cleveland volesse vedere come si riprende dal lungo stop. Questa pare l'opzione più probabile attualmente. Ma questi sono discorsi futuri, ora il problema per l’AX è la perdita di uno dei suoi migliori giocatori e di uno dei primi tre centri dell’Eurolega, se non il migliore in assoluto, assieme a Vesely (anche lui infortunato).

La società con sede ad Assago, comunque, ha deciso di non tornare sul mercato e di lasciare intatta la rosa a disposizione di Pianigiani. Il rientro di Kaleb Tarczewski è imminente, forse già dalla partita di venerdì prossimo contro il Darussafaka, e saranno lui, Alen Omic e Christian Burns ad alternarsi vicino a canestro, con anche dei quintetti piccoli. Certo, per i sogni europei biancorossi, è una botta pesantissima, perché Gudaitis faceva la differenza. Ma c’è la convinzione di avere comunque un roster competitivo per poter provare l’assalto ai playoff, con l’innesto di Nunnally.