I ‘centri di gravità’ della nuova Olimpia: l’analisi dei lunghi dell’AX

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Arriviamo alla conclusione dell’analisi del roster della nuova Olimpia Milano, parlando dei centri. Non ci sono state novità, visto che saranno ancora Arturas Gudaitis e Kaleb Tarczewski ad occupare lo spot da numero 5 nella formazione campione d’Italia. Ed il doppio rinnovo di contratto è stato uno dei colpi principali del mercato biancorosso, visto che hanno mostrato di essere la miglior coppia del nostro campionato ed una delle migliori anche a livello europeo, con margini di crescita ancora molto elevati (e in parte sconosciuti), vista la giovane età (entrambi sono classe 1993) dei due giocatori. 

Cosa aspettarsi, dunque, da entrambi? Sicuramente almeno una conferma, ma è auspicabile possano entrambi fare un passo avanti. Il lituano, rispetto all’anno scorso quando arrivò solamente a settembre inoltrato, potrà iniziare la stagione sin dal primo giorno con l’Armani, senza aver più la necessità di ambientarsi e di conoscere lo staff tecnico. Anche se, in entrambi i casi, l’aveva fatto molto rapidamente, tanto da diventare ben presto un elemento chiave della squadra di Pianigiani. Probabilmente quest’anno, soprattutto in Europa, riceverà maggiori ‘attenzioni’ dagli avversari, anche se ha dimostrato di avere anche solidità dal punto di vista mentale già l’anno scorso.

Dopo aver debuttato nella passata stagione in Eurolega, Tarczewski avrà un anno di esperienza importante e dovrà cercare di evitare alcuni errori da rookie nella competizione continentale, come la capacità di gestire meglio i falli, un problema in alcune partite, dove il compagno di reparto era stato costretto a fare gli straordinari. Potrebbe essere uno dei sacrificati in alcune gare in campionato per il turnover, approfittando del fatto che Burns può giocare molti minuti da centro, come ha già fatto in numerose occasioni nel corso della sua carriera e, in particolare, nella passata stagione.