Il segnale Olimpia al campionato, l’utilità di Brooks ed il mercato

Il punto sui biancorossi, dopo il successo nel big match contro Venezia
19.11.2018 15:45 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Il segnale Olimpia al campionato, l’utilità di Brooks ed il mercato
© foto di Flickr Olimpia Milano

Vogliamo mandare un segnale” ci aveva detto Cinciarini sulla partita di Venezia e l’Olimpia Milano l’ha mandato forte e chiaro: la squadra da battere siamo noi e quest’anno non vogliamo lasciare nemmeno le briciole. Neanche sul campo della più diretta rivale, senza due pedine importanti (Nedovic e Della Valle) e di ritorno da una trasferta europea di tre giorni prima. L’Armani quest’anno appare davvero quella corazzata impossibile da contrastare in Italia, nonostante la Reyer abbia rimontato, sia andata davanti, ma nel finale lo spunto è stato milanese.

Ovviamente, come detto da Pianigiani nel post partita, impossibile mantenere quel ritmo di un primo quarto perfetto in questo periodo, con partite ravvicinate e la necessità di equilibrare i minutaggi il più possibile, anche se lo spreco dei vantaggi importanti sta diventando una tendenza un po’ pericolosa per l’AX. Un tema su cui lavorare. Nel frattempo, il bilancio di 14-2 nelle partite ufficiale rende tutto molto piacevole e non mette fretta sul mercato, per provare a sostituire i due infortunati. Un nome seguito è KC Rivers, ma il doppio turno europeo probabilmente consiglierà un rinvio delle scelte, approfittando poi della sosta per le nazionali per vedere cosa fare. Vedremo.

Chi è già nel roster dei tricolori è Jeff Brooks. Un giocatore di cui si parla molto poco, perché non fa cose appariscenti e si prende pochissime responsabilità al tiro, pur avendo le capacità di fare canestro anche da fuori. Quindi non fa cose da prima pagina, ma quel record molto importante dei biancorossi è merito anche suo. Ieri sera ha annullato Austin Daye, cioè il pericolo numero uno ed il giocatore con più talento di Venezia, mandandolo fuori dalla partita e lasciandolo a soli 8 punti con 2/12 dal campo. Un giocatore così, la Milano degli anni scorsi non l’aveva.