L’Olimpia post Maccabi: il finale, le palle perse e James-Nedovic

Qualche indicazione sulla partita vinta ieri sera dai biancorossi contro gli israeliani
21.09.2018 13:41 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
L’Olimpia post Maccabi: il finale, le palle perse e James-Nedovic
© foto di Flickr Olimpia Milano

Vincere aiuta a vincere, anche quando non ci sono i due punti in palio. L’Olimpia Milano conquista il secondo successo contro una squadra di Eurolega, con la vittoria in volata sul Maccabi Tel Aviv nella prima giornata del Torneo di Zara. Le indicazioni sono ancora ovviamente parziali, visto che il gruppo si era riunito poco più di 24 ore prima (e mancano ancora gli infortunati Jerrells e Bertans), ma continuano gli indizi che fanno ben sperare sul futuro dell’AX Armani Exchange. Una formazione apparsa solida e con le idee già piuttosto chiare, sin dalle primissime uscite.

La ricerca del contropiede e della transizione sarà una delle caratteristiche della nuova squadra di Pianigiani e Mike James è un interprete ideale di questa idea di gioco, come mostrato anche nella gara con gli israeliani, seppur andando qualche volta fuori giri e forzando dei passaggi complicati, provocando un numero di palle perse sicuramente da ridurre quando inizierà la stagione ufficiale. C’era curiosità per l’esordio in coppia con Nemanja Nedovic e si può certamente dire ‘buona la prima’. I due si sono divisi le responsabilità, senza pestarsi i piedi, ed il serbo è stato l’uomo decisivo nel quarto periodo, con triple e canestri fondamentali per conquistare il successo.

A questo proposito, negli ultimi minuti, il coach ha sperimentato quello che sarà probabilmente il quintetto del finale delle partite punto a punto (James, Nedovic, Micov, Brooks e Gudaitis), ricavandone risposte positive sulla distribuzione dei palloni e dei tiri. Tra le note da sottolineare c’è la grande utilità del neo italiano, soprattutto in difesa ed a rimbalzo, dove lo staff tecnico dovrà lavorare per ridurre il numero di seconde opportunità concesse agli avversari, viste per tutto l’arco del precampionato. Ma c’è tempo, soprattutto ora che c’è (quasi) tutto il roster a disposizione.