L’Olimpia verso Torino tra tutto esaurito e gli incroci in panchina

La sfida del PalaRuffini sarà il primo confronto tra Pianigiani e Banchi da avversari
09.12.2017 13:31 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Luca Banchi
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Luca Banchi
© foto di Alessia Doniselli

L’amarezza per l’ennesima sconfitta europea c’è, ma per l’Olimpia Milano è tempo di pensare al campionato ed alla trasferta di domani sera (ore 20.45) sul campo della Fiat Torino. Nonostante la formazione piemontese sia in un momento difficile (due sconfitte consecutive in Serie A e quattro di fila in Eurocup), l’ambiente del PalaRuffini sarà molto caldo: il club ha già annunciato il tutto esaurito per una sfida sempre molto sentita, a maggior ragione in questi anni recenti, in cui l’EA7 è la grande favorita per il successo finale e la squadra da battere per conquistare un successo di prestigio. 

I biancorossi si presenteranno al cospetto dell’Auxilium con il classico roster del campionato: fuori gli stranieri di coppa Kalnietis e Tarczewski, torna tra i dodici Awudu Abass (escluso contro il Khimki, anche per un lievissimo problema accusato alla vigilia). Probabilmente tra gli uomini a disposizione ci sarà, per la prima volta in stagione, anche Andrea La Torre: vista la cessione di Fontecchio a Cremona, si è liberato lo slot per un’italiano. Ovviamente assenti Goudelock e Young, tra i padroni di casa non sono segnalate defezioni, con alcuni elementi sotto osservazione per un rendimento sotto le attese.

La sfida tra Torino e Milano sarà molto particolare per i due coach: Luca Banchi e Simone Pianigiani. Hanno lavorato assieme per tantissimi anni a Siena, vincendo molto, e per la prima volta si ritroveranno di fronte da avversari nel nostro campionato. Per il tecnico dell’Auxilium, sarà inoltre il primo confronto con l’Olimpia, dopo aver lasciato la panchina milanese nell’estate del 2015: “Ci saranno mani amiche da stringere - le parole di Banchi a Tuttosport, su questo incrocio molto particolare - molti miei collaboratori sono rimasti gli stessi e chi è al posto da me occupato in un club in cui ho avuto l'onore di vincere uno scudetto, ha lavorato a lungo con me”.