Olimpia, assaggi d'Europa: gli spunti delle vittorie su Oly ed Efes

Lucca lascia in dote ai biancorossi due vittorie di prestigio e diverse indicazioni utili per il futuro, specie in difesa, nonostante le assenze
08.09.2019 12:00 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Olimpia, assaggi d'Europa: gli spunti delle vittorie su Oly ed Efes

In attesa della amichevole contro Pistoia, l'Olimpia Milano esce vittoriosa dal torneo di Lucca, con due vittorie prestigiose contro l'Olympiacos e l'Efes, arrivate dopo aver faticato contro Casale Monferrato. Le assenze mondiali e non hanno condizionato tutte le parti in causa, ma ciò ha comunque dato a coach Messina diversi spunti di riflessione, tra quello che va bene e quello ancora da aggiustare. 

Nello scontro tutto biancorosso contro i Greci, privi di Printezis, Papanikolau, Kuzminskas e Milutinov, in Coppa del Mondo, più Vezenkov, infortunato, l'attacco ha stentato ad ingranare, specie nel primo tempo, e nel complesso soltanto Tarczewski, Rodriguez e White hanno trovato confidenza da subito con la retina. Shelvin Mack si è fatto notare subito in cabina di regia, con 5 assist, ed è stato leader di una difesa che, oltre ad essere il focus principale di coach Messina, è apparsa già da queste battute prestagionali sul pezzo. L'Olimpia ha infatti soffocato nella propria metà campo Spanoulis e soci, con coach Blatt incapace di trovare alternative. 

La qualità della difesa ha trovato conferme nel test successivo contro i vicecampioni d'Europa dell'Efes, privo di Balbay, Tuncer, Sanli, Micic Larkin, Beaubois e Moerman, ma guidata dall'ex Milano Simon e dall'ex Varese Dunston. La difesa Milanese ha tenuto anche contro lunghi di assoluto livello come Pleiss e lo stesso Dunston, mentre l'attacco meneghino ha trovato maggiore fluidità e maggiori soluzioni, anche contro la zona di coach Ataman. Il Chacho, in attesa della migliore condizione, non si è confermato, mentre la regia di Mack e la forza sotto le plance di Kaleb sono stati elementi riproposti con successo contro i turchi. 

L'Armani Exchange ha ancora molto da lavorare, specie in attacco, ma la mano di coach Messina in difesa e nell'atteggiamento della squadra comincia già a vedersi, in attesa di poter lavorare con i ranghi al completo.