Olimpia, ecco la finale. Tarczewski: “Stiamo calmi e divertiamoci”

Il lungo americano si racconta nel giorno di Gara 1 della serie tricolore contro Trento
05.06.2018 09:41 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Kaleb Tarczewski
Kaleb Tarczewski
© foto di Alessia Doniselli

L’attesa è finita. Questa sera si alzerà la palla a due della finale scudetto 2018: alle ore 20.45 (diretta Rai Sport HD, Eurosport 2 e Radio Polis) si giocherà, in un Forum gremito, gara 1 tra Olimpia Milano e Aquila Trento, la prima sfida in una serie di sette gare, per conquistare il tricolore. La squadra di Pianigiani si presenterà al completo e senza particolari dubbi sul turnover, con Theodore e M’Baye sempre esclusi, mentre dall’altra parte non ci sarà l’infortunato Flaccadori. Uno dei temi della finale sarà la presenza vicino a canestro ed abbiamo così intervistato Kaleb Tarczewski, lungo biancorosso ed uno dei pochi presenti anche un anno fa, quando la Dolomiti Energia sorprese ed eliminò i biancorossi.

E’ l’ora della finale, quali sono le tue sensazioni?
Sono entusiasta. Abbiamo lavorato per tutta la stagione per arrivare a questo momento ed a questa serie. Trento è una bella squadra, forte, noi dovremo pareggiare la loro intensità, dare il nostro meglio e divertirci”.

L’Olimpia è cresciuta nell’ultima parte della stagione e, in particolare, ai playoff. Cosa è cambiato?
Abbiamo iniziato la stagione con una squadra completamente nuova, un nuovo allenatore e molti di noi giocavano per la prima volta insieme. Siamo cresciuti nel corso della stagione, conoscendoci sempre meglio e lavorando bene. Ora siamo al momento decisivo”.

L’avversaria sarà Trento, una squadra che non evoca grandi ricordi, vista l’eliminazione della passata stagione. Ripensando all’anno scorso, cosa ti viene in mente?
Loro sono una squadra molto simile a quella di un anno fa, molti giocatori sono rimasti. Giocano molto duro e sono particolarmente intensi. Noi dovremo, innanzitutto, stare calmi e giocare la nostra partita”. 

Quali sono le caratteristiche principalmente da temere della squadra di Buscaglia?
La fisicità e la loro solidità mentale, questi sono gli elementi principali. Poi lavorano bene a rimbalzo in attacco e gli piace giocare in velocità”.

Trento ha vinto le serie di quest’anno nei playoff alla stessa maniera: hanno vinto gara 1 in trasferta ed hanno poi difeso il vantaggio in casa. Quanto è importante la partita di stasera?
E’ molto importante per noi. Ma dovremo sempre pensare ad una gara alla volta, cercando sempre di giocare sempre il nostro miglior basket, senza pensare troppo se saremo in casa o in trasferta”.

Ora arriva il momento decisivo di una stagione comunque ormai giunta alla fine. Come giudichi la tua annata?
Sono cresciuto molto nel corso stagione e questo è sempre stato il mio obiettivo, ogni giorno. Lavorare duro, cercando di giocare sempre meglio e poter aiutare la squadra a vincere, in tutti i modi possibili. Penso sia stata una buona annata per me, ma anche per la squadra, che è migliorata molto. Ora vediamo cosa accadrà in finale”.

Gudaitis in un’intervista ha parlato dell’importanza di lavorare contro di te in allenamento per crescere. Per quanto ti riguarda, quanto ti ha aiutato avere di fronte un giocatore come Arturas nel lavoro giornaliero?
E’ lo stesso. Arturas è un giocatore incredibile, diamo il massimo in ogni allenamento, siamo entrambi molto competitivi e vogliamo sempre fare meglio dell’altro. Giochiamo duro e fisico, questo ci aiuta a crescere e poi è molto utile anche quando arrivano le partite”.

Ultima domanda: il rinnovo del contratto appare vicino, ma non ci sono stati annunci. L’anno prossimo giocherai ancora a Milano?
“Lo spero. Io voglio restare: amo la città e amo la società, composta da ottime persone e con grandi ambizioni”.