Portaluppi a tutto mercato: “Da Tarczewski all’ultimo tesseramento”

Il general manager biancorosso fa il punto sulla campagna acquisti, dopo l'arrivo del lungo americano
18.03.2017 11:08 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Flavio Portaluppi
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Flavio Portaluppi
© foto di Alessia Doniselli

L’Olimpia Milano potrebbe far esordire domani contro Cremona l’ultimo acquisto, il lungo americano Kaleb Tarczewski: il giocatore è stato tesserato ed ora sarà coach Repesa a decidere se utilizzarlo già a partire dalla gara del Forum. Si tratta del tesseramento numero 15 per i biancorossi e noi ne abbiamo parlato con il general manager Flavio Portaluppi sui motivi della scelta, il turnover e sul tesseramento ancora rimasto per questa stagione.

E’ arrivato Tarczewski, cosa vi ha portato a scegliere il lungo americano?
L’energia che mette in campo, corre bene il campo pur con i tanti centimetri e si sposa bene con la nostra pallacanestro portata a correre, poi è un buon rimbalzista sia offensivo che difensivo ed anche un buon intimidatore. E’ un ragazzo giovane, ha ambizioni di provare l’NBA, anche in tempi brevi, ma qualora non dovesse riuscirci potrebbe essere interessante anche poter ragionare in prospettiva dell’anno prossimo”.

A questo proposito, avete fatto una scelta diversa dal passato: cosa vi ha spinto a puntare su un giovane di prospettiva e non sul classico usato sicuro di questo periodo dell’anno?
Molto spesso i giocatori ‘usato sicuro’ sono anche giocatori che possono portarti a modificare in maniera sostanziale gli equilibri che hai consolidato nel giro di sette/otto mesi. Noi siamo fiduciosi che il giocatore possa portarci le sue qualità, che sono mancate a questa squadra nel corso della stagione, e contemporaneamente avere un impatto morbido sugli equilibri delle rotazioni dei lunghi”.

Quando rientreranno gli infortunati, tornerà d’attualità il turnover. L’indiziato numero uno appare Raduljica a fare spazio a Tarczewski, almeno da quando inizieranno i playoff
Le scelte fanno assolutamente capo all’allenatore che deciderà il turnover come l’anno scorso, quando ha tenuto coinvolti tutti i giocatori quasi fino alla finale, quando poi decise che era Jenkins il giocatore da sacrificare. Ricordo che un turno di riposo toccò anche a Sanders”.

E per quanto riguarda Raduljica, cosa non ha funzionato?
Siamo una squadra che ama correre tanto e pensavamo di poterlo coinvolgere meglio e con più continuità nella nostra pallacanestro a metà campo. Sicuramente è un giocatore che ha bisogno di essere innescato, prevalentemente in situazioni di pick and pop. Siamo stati poco bravi in questo in attacco, mentre a livello difensivo, la mancanza di un giocatore tra i lunghi dotato di verticalità e ottime doti di rimbalzo ha portato anche lui a scoprire maggiormente alcuni dei suoi limiti, cioè non essere mai stato un grande rimbalzista o stoppatore, come sapevamo. Questa però è la valutazione parziale, seppur dopo sette mesi di conoscenza reciproca, siamo a marzo e ci sono ancora davanti tante partite, soprattutto se faremo strada nei playoff, cosa che dobbiamo fare assolutamente. Di conseguenza, queste valutazioni potrebbero anche essere smentite dall’ultimo periodo, perché il giocatore ha le potenzialità per farlo”.

Resta ancora un tesseramento disponibile: siete sempre dell’idea di chiudere qua il mercato, a meno di ulteriori infortuni, oppure pensate di fare qualcosa anche nel reparto esterni, visto che Dragic ha finito la stagione?
Prima delle Final Eight non era preventivata la mossa ed abbiamo sempre l’idea che il reparto esterni sia profondo, nel momento in cui saranno tutti disponibili e le tempistiche di rientro per Kruno e Mantas sono ormai strette. Detto questo, bisogna tener conto che da qui all’inizio dei playoff abbiamo ancora tante partite e la sfortuna può essere dietro l’angolo. E’ necessario si tengano sempre monitorate eventuali disponibilità che il mercato può presentare. Fermo restando che, al momento, con tre extracomunitari sotto contratto, lo spettro dello scelte si è ridotto a giocatori europei o di nazionalità cotonou”.