Sanders: "Amo il basket e Milano, dovremo competere con tutti"

Le parole dell'MVP uscente sono di grande carica.
24.08.2016 10:24 di Luca Servadei Twitter:    vedi letture
Sanders: "Amo il basket e Milano, dovremo competere con tutti"

Quando si parla di vincere in Italia, nessuna competizione dalla finale scudetto di due anni fa a oggi, ha visto un protagonista diverso rispetto a Rakim Sanders.
L'MVP di due finali scudetto consecutive e anche della coppa Italia vinta dai biancorossi significano qualcosa, ovvero che averlo in squadra significa assicurarsi una fetta di vittoria stagionale nello stivale.

L’Olimpia nella scorsa stagione ha investito su di lui portandoselo a casa quando l’infortunio al polso era ancora lontano dalla soluzione, ma poi quando si è ripresentato in campo ha pagato i dividendi sperati portando assieme ai compagni due trofei nella bacheca milanese. Ora non vuole fermarsi di certo qui e il suo motto già nel giorno del raduno è stato: “Olimpia, continuiamo a vincere e non fermiamoci ora”.
Il suo approccio alla nuova stagione è un mix tra l’entusiasmo di chi sta vivendo una splendida avventura nella sua carriera e chi non si accontenta: “Sono felicissimo di giocare qui a Milano, fondamentalmente perché amo il basket e le sensazioni che mi dà giocarlo. Provo piacere a scendere in campo con i miei compagni e poter competere con i miei avversari dimostrando in concreto il mio valore dando tutto ciò che ho”.
Il fatto di rimanere a nella stessa squadra per più stagioni è insolito per lui, ma si è dimostrato molto felice della permanenza: “Sono molto contento di giocare ancora in una città splendida come Milano, ma soprattutto di poter scendere in campo ancora con tanti compagni che erano con me già nella scorsa stagione. E’ una bella sensazione condividere con loro  ogni sfida e cercere di continuare a vincere insieme”.

Il modo per migliorare rispetto alla scorsa stagione è ovviamente ripetersi in Italia e fare passi avanti in Europa: “La nuova Eurolega sarà molto dura. Dovremo viaggiare tanto, ci saranno tante partite, ne giocheremo anche tre in sette giorni e molto spesso contro le squadre più forti d’Europa, ma è una bella sensazione e una sfida stimolante. Dovremo essere bravi a farci trovare pronti ogni singola volta che scenderemo in campo, dando il meglio e combattendo su tutti i palloni”.
In Italia, sulla carta, l’impegno sarà meno provante perché alcune delle contender si sono indebolite: “Il nostro compito sarà quello di essere sempre pronti anche nelle partite del nostro campionato. Essere bravi e meticolosi nel curare il nostro corpo e il nostro gruppo per essere sempre performanti, anche in Italia dove sebbene partiamo con i favori del pronostico, nulla è scontato”.

 

Intervista redatta con la collaborazione di Simone Mazzola