Supercoppa 2016: c’è Avellino tra l'Olimpia Milano e l'ultimo tabù

Oggi alle 18.15 si gioca la finale del primo trofeo della stagione
25.09.2016 11:20 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Supercoppa 2016: c’è Avellino tra l'Olimpia Milano e l'ultimo tabù
© foto di Alessia Doniselli

Lo scudetto è ritornato a Milano due anni fa (e lo scorso giugno), la Coppa Italia nello scorso mese di febbraio, ora per l’Olimpia resta da sfatare l’ultimo tabù, la Supercoppa Italiana. Quel trofeo mai stranamente vinto in una storia piena di allori, che oggi pomeriggio (ore 18.15, diretta Sky Sport 2 e Radio Hinterland) Cinciarini e compagni proveranno a conquistare per colmare il buco nella bacheca. Dall’altra parte c’è una Sidigas Avellino piena di entusiasmo e con un ex al veleno, quel Joe Ragland che ieri ha strozzato l’urlo di Reggio con il canestro della vittoria sulla sirena.

La formazione di Repesa ha dato una buona dimostrazione di forza nel secondo tempo della semifinale, stringendo le maglie difensive e costringendo Cremona a numerosi errori, in una partita in cui in attacco ha sempre funzionato a meraviglia. Questa finale si presenta però un po’ più complicata. La Scandone ha uomini di maggiore esperienza ed abituati a questi livelli, oltre al già citato Ragland anche Luenen e Green, ed un roster più lungo rispetto alla Vanoli, ma ovviamente i biancorossi sono superiori sia per numeri che per qualità e si presentano nettamente favoriti.

Uno strappo potrebbe non bastare all’EA7-Emporio Armani per portare a casa la coppa, ma servirà un rendimento un po’ più costante nell’arco dei quaranta minuti, anche se essendo ad inizio stagione è impossibile pensare ad una squadra già con i perfetti sincronismi. Non dovrebbe esserci la sfida tra i due lunghi più fisici del campionato, visto che sia Raduljica (caviglia) che Fesenko (botta al piede) sono in forte dubbio, mentre per il resto tutti sono a disposizione dei due coach, con Repesa che dovrà decidere le solite tre esclusioni per turnover. La speranza è vedere un po’ più di pubblico, rispetto ai poco più di 4.000 presenti nella giornata di ieri. La partita lo merita.