Un'altra occasione europea persa, a Milano non riesce il salto in alto

I biancorossi lottano sempre, ma non trovano continuità di risultati
01.12.2017 13:03 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Un'altra occasione europea persa, a Milano non riesce il salto in alto
© foto di Twitter Efes

Un’occasione persa, l’ennesima di questo inizio di Eurolega. Fa il paio con la partita della scorsa settimana con l’Olympiacos e con le gare contro le big delle prime tre giornate, ma questa fa un po’ più male delle altre. Perché è arrivata contro una squadra del livello dell’Olimpia Milano, apparsa non certo irresistibile, e quindi in uno scontro diretto, quelli da vincere se vuoi dire la tua nella massima competizione continentale. Invece, è arrivata una sconfitta da mangiarsi le mani, perché si ha la sensazione di una partita persa più dai biancorossi, che vinta dalla formazione turca.

Troppi errori ed ingenuità per pensare di vincere in trasferta. Quei tre rimbalzi in attacco concessi su liberi sbagliati, la palla buttata da M’Baye nel finale ed una gestione davvero deficitaria dell’ultimo possesso hanno compromesso la partita, facendo scendere l’AX Armani Exchange ad un record di 3-7 in classifica, al penultimo posto. Alla squadra di Pianigiani manca spesso il centesimo per fare una lira, così il sospirato salto di qualità europeo viene un’altra volta mancato. Restano ancora 20 giornate, non sono poche, però il tempo passa e non si vede un deciso passo avanti. Il carattere non manca, la difesa appare piuttosto solida, ma si vedono ancora troppi possessi disorganizzati.

Gli infortuni ed i problemi fisici ci sono, così come una squadra nuova (anche se ormai sono passati oltre tre mesi dall’inizio del raduno), e sono sicuramente degli handicap importanti, ma anche le altre formazioni non sono certo immuni da questi ostacoli eppure riescono spesso a mascherarli un po’ meglio. E, con la somma delle sconfitte, può subentrare anche un certo scoramento psicologico: “Non dobbiamo perdere fiducia in quello che stiamo facendo” ha detto il coach a fine partita. Ma il rischio è reale, perché, al di là delle frasi pubbliche, la classifica la guardano tutti...