Un’Eurolega insufficiente, ma da cui l’Olimpia può provare a ripartire

Il bilancio della stagione continentale, chiusa al penultimo posto
07.04.2018 13:07 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Un’Eurolega insufficiente, ma da cui l’Olimpia può provare a ripartire
© foto di Alessia Doniselli

Dieci vittorie e venti sconfitte, penultimo posto e sei partite di distanza dalla zona playoff: non si può certamente dire che l’Olimpia Milano ha disputato un’Eurolega da protagonista. Anzi, non è praticamente mai stata in corsa per le prime otto posizioni ed a dicembre era già virtualmente eliminata da ogni discorso. Dunque, una stagione europea insufficiente per i biancorossi, però diversa da quella della passata stagione e con qualche motivo per poter guardare al futuro con un po’ più di ottimismo, seppur la strada da percorre sia ancora piuttosto lunga.

Lo scorso anno l’avventura milanese fu un calvario, con una serie di imbarcate che facevano a botte con la gloriosa storia dell’Olimpia, cosa non accaduta in questi mesi. Anzi, c’è più di un rimpianto con tante partite perse in volata, l’ultima incredibilmente giovedì sera, o sprecando vantaggi in doppia cifra, che potevano dare un senso diverso all’annata europea di Cinciarini e compagni. La squadra di Pianigiani ha lottato più o meno con tutte, ma non ha mai vinto contro le prime sei (0-12 il bilancio) ed ha perso troppe partite in casa (5-10). Per sperare di lottare per i playoff, è necessario almeno avere un bilancio positivo al Forum, da integrare con qualche colpo in trasferta. Tra le note positive c'è la coppia di centri Tarczewski-Gudaitis, un punto fermo (se anche il primo rinnoverà) per il futuro, mentre hanno deluso gli esterni, non solo Goudelock, ma anche Bertans, Jerrells e Theodore non sono stati sufficienti, anche se su quest'ultimo ha pesato lo scotto del noviziato europeo e l'anno prossimo potrà essere più pronto per il clima ed il gioco europeo.

Sarà fondamentale dare seguito alle parole dette in questi giorni e dare continuità al roster di quest’anno, con qualche cambiamento di livello per aggiustare la squadra, dove ha mostrato le lacune principali. Anche nel malaugurato caso in cui non andasse a buon fine la campagna italiana. Ripartendo ad ogni stagione (o ogni due) da zero, basandosi solamente sulla vittoria o meno dello scudetto, è quasi impossibile costruire qualcosa, soprattutto con questa formula dell’Eurolega. Dove, escluso rarissime eccezioni, vanno avanti solo le squadre abituate a questo livello oppure chi lavora da anni su un progetto. E Milano è andata ai playoff una volta negli ultimi 21 anni...