Uno sguardo all’Olimpia che verrà/4. La profondità nelle ali grandi

Un’analisi, ruolo per ruolo, della nuova Olimpia Milano. Quarta puntata con il ruolo probabilmente più profondo, quello delle ali grandi.
08.08.2019 09:57 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Uno sguardo all’Olimpia che verrà/4. La profondità nelle ali grandi
© foto di Alessia Doniselli

Dopo i tre ruoli che avranno la responsabilità della costruzione del gioco della nuova Olimpia Milano di Ettore Messina, nella puntata di oggi il turno è invece di quel ruolo che dovrà fungere da collante della nuova squadra biancorossa, sui due lati del campo. Nei tre giocatori che si alterneranno nello spot di “4” solo una è la novità, ma gli altri due nomi rappresentano due profili attesi a un rilancio, dopo una stagione un po’ ondivaga per motivi diversi.

È plausibile che il titolare nel ruolo sarà Aaron White. Primo arrivo ufficiale della nuova Olimpia, l’ex Zalgiris ha scelto il progetto biancorosso una volta sfumata la possibilità di un approdo NBA (i suoi diritti continuano comunque a essere detenuti dai Brooklyn Nets, ma il contratto biennale firmato dal prodotto di Iowa la dice lunga su come l’Europa sia ancora la sua priorità nel medio periodo). White è giocatore molto duttile su entrambi i lati del campo: in fase offensiva è attaccante forse sottovalutato senza palla, soprattutto a livello di tagli backdoor, e le percentuali al tiro indicano un giocatore che la difesa comunque deve rispettare, senza dimenticare poi la grande verticalità; in difesa, invece, è giocatore con gambe rapide che ben può reggere una situazione di cambio o una lettura di un passaggio. Un lottatore che venderà cara la pelle.

Come Jeff Brooks, con cui White può abbinarsi alla perfezione in un ideale gioco delle coppie. A differenza dell’ex Zalgiris, arruolabile dal primo giorno di ritiro, il nativo di Louisville sarà protagonista del Mondiale in Cina con l’Italia e si unirà al gruppo biancorosso soltanto a preparazione molto avanzata, a ridosso dei debutti in campionato e Eurolega. L’impressione è che le idee di gioco di Messina ben si confanno alle caratteristiche di Brooks, chiamato a essere leader difensivo e a coinvolgersi di più in attacco: la maggiore affidabilità vista al tiro nella scorsa stagione andrà replicata anche nell’annata che verrà.

A chiudere il reparto Christian Burns, che soprattutto in Italia sarà a disposizione prevalentemente nell’amato ruolo di “4”, visto l’arrivo di Paul Biligha. Ruolo in cui può mettere a disposizione della squadra le sue capacità offensive e difensive in maniera più efficace: la chiusura positiva della vicenda doping ha senza dubbio rinfrancato il giocatore, che in panchina ritroverà un allenatore importante per la sua carriera, visto che Ettore Messina fece debuttare Burns in Nazionale nell’estate 2017.

LA PRIMA PARTE: I PLAYMAKER DELLA NUOVA OLIMPIA

LA SECONDA PARTE: LE GUARDIE DELLA NUOVA OLIMPIA

LA TERZA PARTE: LE ALI PICCOLE DELLA NUOVA OLIMPIA