EA7, i top e flop dell’anno: le pagelle della stagione 2014/15

Samuels e Gentile i due migliori, Kleiza e James le delusioni, tanti giocatori un po' sottotono
14.06.2015 12:28 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
EA7, i top e flop dell’anno: le pagelle della stagione 2014/15
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© foto di Alessia Doniselli

Aspettando le mosse di mercato e le novità per il futuro, diamo ancora un ultimo sguardo alla stagione biancorossa, con le pagelle di un’annata da dimenticare:

Ragland 5 - Molto male in Europa, discreto in Italia. Come dimostrato dalle ultime partite di playoff, deve poter giocare minuti importanti per rendere al meglio, ma a Milano difficilmente potrà avere questo ruolo, se verrà confermato.

Brooks 6 - Il talento è immenso e l’ha dimostrato in più di un’occasione, però è sempre mancata la continuità, anche nel corso della stessa partita. Anche la gestione non l’ha spesso aiutato, togliendolo varie volte al primo errore. 

Gentile 7.5 - Una prima parte di stagione condizionata dai problemi fisici e, quindi, un po’ sottotono, ma dopo la Coppa Italia, il capitano è salito prepotentemente di livello, giocando un girone di ritorno di Top 16 e dei playoff da stella assoluta e trascinatore della squadra. 

Gigli sv - Utilizzato davvero raramente, forse qualche minuto in più nella prima parte del campionato ci stava, per far rifiatare un po’ Samuels.

Cerella 6.5 - Ogni volta che viene inserito il suo lo fa, portando grinta e lavoro in difesa. E’ un tipo di giocatore che tutti vorrebbero avere in squadra, perché non usa mai una parola fuori posto e si fa trovare sempre pronto.

Melli 5.5 - Il lavoro a rimbalzo ed in difesa non manca mai, così come la voglia di lottare, però ci si attendeva un ulteriore salto di qualità, dopo l’ottima stagione scorsa. Purtroppo non è arrivato, con quel tiro troppo altalenante e calato molto nei playoff (13% dall’arco).  

Kleiza 4 - La grande delusione dell’anno e la principale scommessa persa. Non è mai riuscito ad incidere, se non in qualche rara occasione, ed è spesso sembrato anche indolente sul parquet, battuto in difesa da ogni avversario.

Elegar 5.5 - E’ arrivato a fine febbraio, ha mostrato ottime doti atletiche, ma non è riuscito ad essere particolarmente incisivo sulla stagione biancorossa, forse anche a causa di quell’infortunio che l’ha tenuto fuori quando si stava integrando nel gruppo.

James 4.5 - L’altra grande delusione. Salvo rarissime eccezioni, il suo contributo è stato nullo, nemmeno lontano parente del giocatore visto al Maccabi. Mezzo punto in più rispetto a Kleiza, proprio perché ha l’alibi dell’infortunio, da cui non ha probabilmente mai recuperato in pieno. 

Hackett 5.5 - Ha iniziato la stagione da squalificato in Italia, portando un apporto importante in Eurolega per accedere alle Top 16. Poi è rientrato con buon rendimento in campionato, ma senza riuscire a fare il salto di qualità in semifinale, dove si è fatto anche prendere dal nervosismo. E l’Olimpia l’ha pagato.

Samuels 7.5 - Diamo a lui la palma di MVP della stagione biancorossa, perché è stato il più continuo per tutto l’arco dell’anno. Ha avuto solo un passaggio a vuoto, ad inizio 2015, ed è probabilmente costato un miglior cammino in Eurolega, ma poteva essere prevedibile, visto il sovra utilizzo nei primi mesi.

Tabu sv - Troppo poco impegnato per una valutazione

Moss 5.5 - Il guerriero sta probabilmente iniziando a pagare la stanchezza di anni di dure battaglie: ovviamente nulla da dire sull’impegno e sul carattere, ma in difesa è stato battuto in più di un’occasione, come mai in carriera, ed il tiro è stato molto più ondivago delle stagioni precedenti. 
 

All. Banchi 4.5 - Non è riuscito a dare un’identità alla squadra o, quanto meno, ad infonderle sicurezza nei momenti decisivi, come dimostrano tutte le finali perse. C’è stata quella striscia di 20 vittorie di fila in campionato, in cui l’Olimpia pareva aver trovato la retta via, ma nei momenti clou la squadra si è sciolta. E la gestione di gara 7 farà discutere a lungo.