Gazzetta, Martino: "Mancinelli leader, ecco la Fortitudo"

La rassegna stampa di Martedì 6 Agosto
06.08.2019 10:59 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Gazzetta, Martino: "Mancinelli leader, ecco la Fortitudo"

Tante interviste nella rassegna stampa di oggi. Sulla Gazzetta dello Sport, spazio ad Antimo Martino, coach della Fortitudo Bologna. «Solo l'idea di guidare la Fortitudo in Serie A mi emoziona - dice Martino, 40 anni, cresciuto come tecnico delle giovanili e assistente della prima squadra alla Virtus Roma e poi passato come capo allenatore a Ravenna -. Non vedo l'ora di cominciare. Sappiamo che ci attende una stagione difficile. L'obiettivo è tenere un profilo basso ma senza limitare le nostre ambizioni. La speranza è che, attraverso gioco, risultati e l'impegno che produrremo nelle partite, il nostro pubblico diventi orgoglioso di noi». Scontata la domanda sul Derby. «È la partita che tutta Basket City vuole vincere, quindi anche noi. Il sogno è di riuscirci ma sarebbe banale e riduttivo puntare solo su un risultato prestigioso per validare tutta la stagione. Non baratterei il derby per 10 vittorie. Dobbiamo rispettare tutto il campionato e tutte le altre squadre». Parlando della sua squadra, grandi lodi per Stefano Mancinelli, eterno capitano della F. «Mancio è la Fortitudo e viceversa, insieme formano un binomio inscindibile. A 36 anni Stefano ci garantisce talento, mestiere e leadership nello spogliatoio. Abbiamo ancora bisogno di lui. Fantinelli deve recuperare dall'intervento al polso sinistro, sarà pronto dopo l'inizio del campionato. Ha 25 anni e un fisico importante per reggere bene l'esordio. Con loro metto anche Rok Stipcevic, regista d'appoggio, e Marteen Leunen, tanta concretezza al servizio della squadra».

Il Corriere dello Sport -Stadio intervista invece un grande tifoso della Virtus Bologna, Gianluca Pagliuca, ex portiere della nazionale italiana. «Se non si fa quest'anno, non so davvero quando». Che poi, Pagliuca l'abbonamento l'avrebbe fatto comunque. Anche senza Teodosic, Markovic e Hunter. Questione di passione a tinte bianconere. «La domenica pomeriggio senza calcio è a palazzo - dice - poi quest'anno le cose sono state fatte veramente davvero in grande, con grandi giocatori. Io riprenderei volentieri Ale Gentile, sarebbe perfetto in quel contesto e so che Djordjevic lo stima. Da noi si è comportato bene, perdevamo quando non giocava lui. Ha i suoi difetti, a volte forza le giocate, però lo riprenderei a occhi chiusi».

Su Tuttosport spazio a Peppe Poeta, che parla del rammarico della Auxilium Torino: «Eccome, brucerà sempre. Si è sprecato tantissimo: la passione di una città, l'appoggio importante delle amministrazioni locali, strutture, uno sponsor di alto livello. Non mi restano tanti anni di gioco,ne ho 34,ho sempre avuto intenzione di finire al massimo livello. C'è un motivo preciso per cui ho scelto Reggio Emilia e non Torino: io vivo di motivazioni ed entusiasmo per andare oltre gli acciacchi, per esprimermi al meglio, mica vivo di fisico,io. Affrontare nuovi arrivi importanti come Chacho Rodriguez, o Teodosic è ciò che mi spinge ad andare avanti. Sia chiaro, Torino ha costruito una buonissima squadra, è un progetto ambizioso, con a capo uno dei pochi imprenditori sportivi veri del basket. Ora tocca alla città rispondere e sono sicuro che sarà positiva».