La delusione azzurra: “Polonia migliore, ma è tutto in mano nostra”

C’è ovviamente delusione, nello spogliatoio azzurro, per aver mancato questo primo match point, giocando una partita obiettivamente negativa a Danzica, andando sotto sin dall’inizio del match con la Polonia. “Le statistiche dicono tutto, loro sono stati migliori di noi nella maggior parte delle voci, hanno giocato meglio ed hanno giustamente vinto - così Meo Sacchetti commenta la sconfitta in terra polacca - Ci avevano già messo in difficoltà a Bologna, ora hanno inserito due giocatori di esperienza, come Lampe. E’ stato merito loro, ma anche abbastanza demerito nostro”.

L’avvio ha deciso la sfida, quel -13 del primo quarto, mai più recuperato: “Siamo andati sotto sin dall’inizio e non siamo più riusciti a chiudere il gap - ha commentato Pietro Aradori - Loro sono stati bravi a segnare canestri sia aperti che difficili, poi Lampe ci ha messo in difficoltà di talento e fisico vicino a canestro”. C’è stato quel lampo nel terzo periodo, andando a -6: “Abbiamo fatto qualche sprazzo, a sei punti - spiega il ct - ma a quel punto non bisogna sbagliare niente e per la foga vai ad cercare qualcosa per aiutare delle situazioni e poi ti metti nella situazione di perdere palloni decisivi”.

L’Italia chiude questa finestra con una vittoria ed una sconfitta: “E’ comunque positiva, abbiamo tenuto la differenza canestri ed è tutto nelle nostre mani”. Servirà vincere a febbraio contro l’Ungheria in casa (Brescia o Bologna le probabili sedi) per andare ai Mondiali: “Non dobbiamo farci prendere dall’ansia - ha detto Andrea Cinciarini - ci basta una vittoria su due partite per andare in Cina”. Ed anche il presidente federale Gianni Petrucci vede positivo: “Alla fine era importante almeno non essere scavalcati nella differenza canestri, così non possono superarci. Resto ottimista”. 

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