Pianigiani: “Bravi loro, dovevamo bloccargli il ritmo in attacco”

Le parole del coach dell’Olimpia e del lungo lituano dopo la sconfitta in Eurolega contro il Maccabi Tel Aviv.
26.01.2018 23:12 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Pianigiani: “Bravi loro, dovevamo bloccargli il ritmo in attacco”
© foto di Alessia Doniselli

Si ferma a due la striscia di vittorie consecutive in Europa per l’Olimpia Milano, che contro il Maccabi fa segnare la peggiore prestazione difensiva in Eurolega nella sua storia (dal 2001 a oggi): “Hanno giocato una grande partita stasera, abbiamo provato a mettere tutto in campo ma la loro difesa e il loro atletismo sono stati troppo per noi” - afferma Simone Pianigiani in Sala Stampa - “come all’andata, ci hanno punito in contropiede e sulle seconde opportunità, nonostante noi abbiamo provato a fare girare il pallone con continuità come nell’ultimo periodo”.

Milano ha pressoché sempre inseguito, anche a causa di un primo tempo dove il Maccabi è stato inarrestabile sotto canestro: “Difensivamente potevamo coprire molto meglio l’area, difendendo meglio in post basso e nel pitturato, spendendo più falli all’inizio” - continua Pianigiani - “Invece la partita ha preso una piega dove loro hanno deciso di imporre quel ritmo alto che gestiscono molto bene. Se loro giocano così bene con quelle percentuali ci può stare perdere, ma a inizio partita dovevamo impedirgli di imprimere quel ritmo sulla gara”.

C’è delusione anche nelle parole di Arturas Gudaitis. “A questo livello non si possono concedere 111 punti e sperare di vincere" - ha detto il lungo lituano, uno dei migliori biancorossi - "Gli abbiamo concesso troppi canestri facili, contropiedi e non siamo riusciti quasi mai a fermarli”. La nota positiva di serata è arrivata dall’altra parte del campo, con un attacco ancora una volta piuttosto brillante: “Non so se è una buona cosa, ma una partita persa è sempre persa. Certo, possiamo guardare qualche lato positivo, ma se li avessimo fermati un po’ in difesa, il risultato poteva essere diverso”.

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