Pianigiani: “Devo chiedere scusa, prestazione molto brutta”

“Devo chiedere scusa mettendoci la faccia, perché oggi abbiamo fatto una prestazione molto brutta”. È un Simone Pianigiani molto amareggiato dopo la clamorosa sconfitta di Milano con Pesaro, battuta d’arresto che complica la rincorsa al primo posto in classifica a fine Regular Season e rinvigorisce le speranze di salvezza dei marchigiani. “L’assenza di Goudelock ha pesato” - dice l’allenatore dell’Olimpia - “come il fatto che in questo momento abbiamo l’obbligo di provare a recuperare giocatori per i Playoff: abbiamo recuperato Micov ma ritrovare il ritmo non era semplice”.

“Sapevamo che Pesaro avrebbe dato di tutto e di più, abbiamo fatto sentire loro che potevano farcela sbagliando quei tanti tiri aperti” - continua Pianigiani - “abbiamo sbagliato tiri che a questo livello vanno messi, ma Pesaro ne ha messi di più difficili dei nostri e meritano i complimenti, mentre dei nostri nessuno ha fatto una partita di livello”.

Nonostante la sconfitta, l’allenatore dell’Olimpia prova a pensare avanti: “Dobbiamo ritrovare la condizione delle 9 vittorie di fila e aiutare un giocatore come Kuzminskas che oggi si è fatto prendere dall’ansia. Mi dispiace perché avremmo voluto arrivare ai Playoff con prestazioni migliori e un clima di maggiore fiducia. Mi auguro che la gente capisca l’importanza di aiutare i ragazzi perché ci tengono a fare bene: abbiamo 10 giorni per ritrovare i ritmi e fare due buone partite pensando che dipende tutto da noi, anche perché saranno playoff equilibrati”.

C’è ovviamente delusione anche nelle parole di Andrea Cinciarini: “Dopo nove vittorie di fila, in queste ultime due partite non siamo stati brillanti, abbiamo sbagliato una marea di tiri aperti, presi con i piedi per terra. Pesaro ha meritato di vincere, perché è sempre stata davanti. Noi dobbiamo farci un esame di coscienza, guardarci allo specchio e rialzarci. Chiedo scusa tutti i tifosi per la prestazione”. Pensare di aver già vinto? “No, però Pesaro è venuta qua con l’unico obiettivo di vincere - chiude il capitano - ed aveva più fame di noi”.

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