Pianigiani: “Siamo dispiaciuti. La chiave? I soli 13’ di Tarczewski”

Le dichiarazioni in sala stampa del coach dell’Olimpia dopo la sconfitta in gara 2 contro Sassari: "dobbiamo pensare a una partita alla volta".
31.05.2019 23:36 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Pianigiani: “Siamo dispiaciuti. La chiave? I soli 13’ di Tarczewski”
© foto di Alessia Doniselli

Siamo dispiaciuti. Perché in questa partita abbiamo prodotto tanto, per quello che siamo in questo momento” esordisce così in sala stampa Simone Pianigiani, dopo la sconfitta di Milano contro Sassari che porta l’Olimpia a una gara dall’eliminazione: “La chiave della partita sta nei soli 13’ di Tarczewski in campo, e poi i 5 falli successivi di Burns: difensivamente e in attacco la cosa ci è costata cara. Dovevamo avere il cinismo di chiuderla, siamo colpevoli di non avere fatto fallo su Spissu, ho messo Cinciarini e Fontecchio per non fare spendere il 5° fallo a Micov”.

Nell’ultimo quarto avevamo fatto una bellissima pallacanestro, sbagliando tiri liberi e tiri aperti, di più c’è poco da dire” continua l’allenatore dell’Olimpia “Nei 40 minuti 15 tiri liberi di differenza in una partita come questa sono un’enormità spaventosa. Nel terzo quarto dove abbiamo prodotto la pallacanestro migliore, su entrambi i lati del campo, loro hanno tirato 13 tiri liberi con 5 canestri dal campo. Questo pesa tanto. Non voglio parlare tanto di episodi, ma non ci sta. Nel quarto periodo dovevamo vincerla in attacco, siamo sempre stati avanti fino agli ultimi 3-4 minuti. Lì in casa devi allargare, prendere falli. Su queste cose la squadra ha generalmente fatto bene, anche Fontecchio nel secondo quarto. Ma nel finale dovevamo fare diversamente quelle cose”.

Sassari ha giocato per mandarci fuori i nostri lunghi, ma alla fine abbiamo lavorato su Cooley e Thomas, ci sono tante situazioni che potevano essere giudicate diversamente” aggiunge Pianigiani, rivolgendo poi lo sguardo alla gara 3 di domenica, “ci sono giocatori che oggi hanno fatto il massimo sforzo, dobbiamo ripulire la mente e dobbiamo pensare a una partita alla volta. Per la produzione che abbiamo fatto meritavamo di più. Ci sono dei momenti quando fai sport che pensi ti vada tutto male, i ragazzi non devono pensare a quanto è successo ma al fatto che c’è ancora una partita e di concentrarsi su quello. Personalmente, però, sono incazzato: abbiamo tirato fuori tutto per fare una grande partita, ma non vorrei che i miei giocatori pensassero che è il segnale di una stagione dove se qualcosa deve andare storto lo farà”.

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