Vanoli e Reyer verso G5: Venezia più esperta, numeri verso Cremona

Una serie fantastica, punto a punto (Venezia +4 sul totale dopo gara-4) che domani vedrà la sua partita decisiva, senza un domani. Vanoli Cremona e Reyer Venezia domani sera scenderanno in campo, davanti a un PalaRadi che si annuncia esaurito (venduti già 2500 biglietti in prelazione su 3500), per raggiungere la Dinamo Sassari in finale scudetto: per la squadra lombarda sarebbe la prima storica finale della storia, per la Reyer un ritorno dopo lo scudetto vinto nel 2017. 

L’Umana ha conquistato la finale anche grazie al miglior Stefano Tonut della postseason, con l’azzurro che ha siglato il suo career high nei playoff con 17 punti, battendo i 13 segnati in tre diverse occasioni nelle ultime tre stagioni. La clamorosa rimonta evitata soltanto nel finale, però, lascia intatte le motivazioni della Vanoli, capace di recuperare con il peggiore Crawford della stagione (solo 2 punti dalla lunetta, 0/10 dal campo) e con un Travis Diener in campo per soli 4 minuti a causa di una botta all’alluce del piede. Tenuto anche a riposo durante il match, con Sacchetti che ha avuto buone risposte da un rincalzo come Sanguinetti: non sono filtrate notizie sull’ex play di Sassari, ma la sensazione è che tenterà il tutto per tutto.

Per Cremona, infatti, sarà la prima gara-5 decisiva della sua storia ai playoff, la 33esima in assoluto nella storia dei playoff italiani. Per ben 22 volte ha vinto la squadra che giocava in casa, e in queste 22 vi sono anche due precedenti fortunati per la Reyer, che oltre ad imporsi quest’anno su Trento si è aggiudicata pure la “bella” dei quarti 2015 contro la Cantù di Metta World Peace. A rinforzare però le motivazioni dei lagunari sono i due unici precedenti della storia playoff relativi a altrettante squadre in grado di vincere gara 5 in trasferta (e la serie) dopo avere inseguito per 2-1. La prima fu Milano nel 2010 in semifinale contro Caserta, la seconda Pesaro due anni dopo ai quarti contro Cantù.