Venezia-Sassari, finale nel destino. Al via stasera la sfida scudetto

Più di un incrocio particolare in una sfida totalmente inedita a livello di playoff. Le parole e le curiosità della vigilia.
10.06.2019 11:56 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Venezia-Sassari, finale nel destino. Al via stasera la sfida scudetto
© foto di Foto Sassari

La partita in cui tutto è iniziato, ma anche in cui una delle due si è fermata per l’ultima volta tre mesi fa. La sfida tra le ultime due squadre vincitrici di una coppa europea ma anche tra le ultime due -Milano esclusa- a laurearsi campione d’Italia. Un intreccio che sembra quasi frutto del destino, a cui le due squadre arrivano in maniera molto diversa, ma che allo stesso tempo non ha precedenti a livello di playoff.

Prende il via stasera la finale scudetto 2019 tra Reyer Venezia e Dinamo Sassari, una sfida che si annuncia spettacolare, equilibrata e imprevedibile. Per la Sassari di Pozzecco gara-1 sarà un ritorno, dopo 3 mesi esatti, in quel Taliercio dove cadde sconfitta per l’ultima volta: da lì 22 partite senza sconfitta, tra campionato e coppe, hanno dato vita a una corazzata, imbattuta nei playoff e con il morale alle stelle. Ma è un altro il precedente stagionale a destare più interesse, quello relativo al quarto di finale di Coppa Italia a febbraio: il debutto di Pozzecco con Sassari, e la clamorosa vittoria in rimonta del Banco di Sardegna, sotto di 20 punti a 14 minuti dalla fine.

Due squadre, quindi, che sanno come battersi a vicenda, in una serie dove il fattore ambientale potrebbe contare moltissimo. Tante le possibili chiavi tattiche della sfida: dal duello sotto canestro Thomas-Cooley contro Watt-Vidmar o all’affascinante sfida tra Pierre e Daye, senza dimenticare l’incrocio tra italiani (Gentile-Polonara-Spissu da un lato, Tonut-De Nicolao-Cerella dall’altro) o l’apporto di giocatori che possono sempre risultare determinanti determinanti come Smith e Carter lato Sassari e Haynes-Bramos lato Venezia. E poi le panchine, la sfida tra gli amici De Raffaele e Pozzecco.

Non sono spaventato dall’idea di non vincere lo scudetto, anche se sono fermamente convinto che questi ragazzi lo meritino” ha detto il Poz “L’idea di non vincere non mi preoccupa, perché questi ragazzi non hanno perso per 22 partite ed è facile volere loro bene”. “Sarà una sfida fisica, Sassari ci arriva su un Concorde con grande entusiasmo” risponde De Raffaele, “non c’è stato un momento difficile in particolare per noi. La crescita di Daye e della squadra è merito di tutti: giocatori, staff e società. Si è vista una totale unità di intenti”.