Venezia-Trento, chi fa festa questa volta? Atto terzo della sfida infinita

E' la serie più attesa di questi quarti di finale, per il terzo anno consecutivo si sfidano nei playoff
17.05.2019 16:07 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Venezia-Trento, chi fa festa questa volta? Atto terzo della sfida infinita
© foto di Foto Trento

Lo scudetto di Venezia, la finale di Trento: questa volta chi festeggerà l’accesso alla semifinale? Reyer ed Aquila di nuovo di fronte, faccia a faccia, per il terzo anno consecutivo. Una delle due continuerà il suo sogno tricolore, l’altra chiuderà la sua stagione con anticipo e con un po’ di delusione, visto che le premesse ad inizio annata (soprattutto per i lagunari) erano quelle di essere tra le principali contendenti di Milano per il titolo. L’atto terzo si presenta molto equilibrato e dal pronostico molto aperto, anche se il fattore Taliercio potrebbe dare un leggero vantaggio all’Umana.

La squadra di De Raffaele ha chiuso la stagione con qualche difficoltà inattesa, perdendo il secondo posto a favore della sorprendente Cremona, da cui è stata battuta nello scontro diretto, e faticando a trovare continuità di rendimento, soprattutto lontano dal parquet amico. La vittoria dell’ultimo turno con Brescia ha rivisto una buona Reyer, seppur contro un’avversaria senza motivazioni, ma servirà altro per avere la meglio in questa serie. Non basta il totem Watt vicino a canestro, servirà il talento dei vari Haynes, Bramos e Tonut tra gli esterni ed anche un consistente supporto al lungo. 

Come accaduto nelle stagioni precedenti, invece, la Dolomiti Energia è entrata in forma nel momento più importante, anche se la partenza troppo lenta ha rischiato di rendere vana la rimonta, entrando nei playoff solamente negli ultimi minuti dell’ultimo turno. Scampato il pericolo, ora la squadra di Buscaglia fa paura un po’ a tutti: dal ritorno di Craft sono state messe a posto le cose ed i bianconeri hanno girato a mille, come dimostra il record del girone di ritorno. La freschezza di Flaccadori, la grinta di Forray, le giocate di Pascolo, poi Marble, Beto ed i muscoli di Hogue. Insomma, la ricetta valsa due finali scudetto consecutive ed ora l’Aquila vuole un altro volo. Possibilmente tricolore.