Tornata per restare: Trieste vuole essere la matricola terribile

Conosciamo meglio le altre 15 squadre di Serie A: la preview dei giuliani neopromossi
02.09.2018 16:11 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Tornata per restare: Trieste vuole essere la matricola terribile
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14 anni d’assenza, comprensiva di una doppia discesa agli inferi in Serie B2. Una risalita lenta ma costante, fatta di solide fondamenta e continuità a livello di guida tecnica. L’Alma Trieste che ritorna in Serie A1 dopo la retrocessione -e il fallimento- del 2004 si presenta alla sua annata da neopromossa poggiandosi su tante conferme del gruppo che ha vinto l’ultima Serie A2.

In primis coach Dalmasson, nel capoluogo giuliano dal lontano 2010: l’allenatore mestrino debutterà in Serie A alla guida della squadra con cui ha conquistato le due promozioni dalla A dilettanti e dalla A2; Matteo da Ros e Alessandro Cittadini, che rinforzeranno il reparto lunghi giuliano, saranno alla terza stagione con la maglia di Trieste; Daniele Cavaliero -unico reduce dall’ultima annata in A1- e Juan Fernandez, arrivano in A1 dopo aver vissuto da protagonisti l’anno della promozione. E poi c’è capitan Andrea Coronica, una vita in maglia Trieste, l’unico reduce dal periodo della B Dilettanti. L’unica novità del contingente italiano sarà il neo-naturalizzato lettone Arturs Strautins, ex Capo d’Orlando.

Le novità principali quindi saranno quelle del contingente straniero, che potrebbe sorprendere come uno dei meglio assortiti del campionato. In primis due “promossi” dalla A2 come William Mosley (da Legnano) e soprattutto Jamarr Sanders, che con Casale ha perso -proprio contro Trieste- l’ultima finale di A2; a loro due si aggiungono tre giocatori già esperti di campionato italiano: Justin Knox, che ha chiuso la stagione a Capo d’Orlando; Chris Wright, ex Pesaro, Varese, Torino e Reggio Emilia; e Hrvoje Peric, che ha scelto la sfida di Trieste dopo cinque anni a Venezia.

Il sesto straniero è l’unica novità assoluta per il nostro basket, e anche il giocatore che potrebbe far fare a Trieste il salto di qualità: Devondrick Walker viene da un anno di quasi inattività, non il migliore seguito alla vittoria del premio di giocatore più migliorato dell’allora D-League. Un gruppo interessante e ben assortitu, quello di Trieste, che ha un solo obiettivo: prima la salvezza, il più tranquilla possibile. Ma non è escluso che la stagione del ritorno in Serie A possa anche riservare qualcosa di più.