Brescia chiude una stagione storica, con un piccolo (grande) rimpianto

La grande annata della Leonessa, ora la parte più difficile: la continuità
31.05.2018 14:57 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Brescia chiude una stagione storica, con un piccolo (grande) rimpianto
© foto di Alessia Doniselli

Per ogni giorno, per ogni attimo… Grazie mille”, la stagione della Leonessa Brescia si è chiusa sulle note degli 883, con lo striscione esposto dalla curva a pochi secondi dalla fine della decisiva gara 4 di semifinale con Milano. Un’annata straordinaria per una società che, appena due anni fa, era in Serie A2: la serie di nove vittorie consecutive per aprire la stagione, la qualificazione ai playoff, il terzo posto in classifica e la semifinale scudetto, con anche il sogno di giocarsela con la grande favorita, spaventata dopo il sacco degli uomini di Diana al Forum in gara 1.

Alla fine ha vinto la squadra più forte e più attrezzata, come era nella logica, ma l’1-3 con l’EA7 non toglie assolutamente nulla alla stagione storica della Germani. Un risultato raggiunto non certo casualmente o per fortuna, ma grazie alla programmazione e ad una voglia continua di crescere. Un roster con un mix di esperienza e talento, un allenatore rivelatosi uno dei migliori dell’intero panorama italiano, un pubblico appassionato e molto caloroso (ma molto corretto) ed una società sana, in grado di sostenere questo entusiasmo, ma senza però mai fare il passo più lungo della gamba.

Un unico rimpianto, forse non così tanto piccolo: la finale di Coppa Italia. A differenza dell’Armani, tra l’altro in una serie, quella Torino era alla portata di Vitali e compagni e la possibilità di alzare il trofeo era reale. Proprio in quella occasione, però, la Leonessa non è riuscita a cogliere l’occasione e la coppa è andata in Piemonte. La squadra di Diana, tuttavia, è stata brava a non crollare psicologicamente e, anzi, a proseguire con la barra dritta sulla propria strada. Il prossimo passo sarà forse quello più difficile, cioè restare in alto con continuità, con una nuova frontiera: l’Eurocup.