Fip-Legabasket, la battaglia sugli stranieri (e non solo) continua...

Il comunicato della Federazione e la risposta di Bianchi
09.01.2018 16:49 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Fip-Legabasket, la battaglia sugli stranieri (e non solo) continua...
© foto di Alessia Doniselli

La Fip attacca, la Legabasket risponde. E così prosegue la battaglia sul futuro del basket italiano, senza trovare (al momento) una soluzione che possa fare il bene della nostra pallacanestro. Un po’ come sta accadendo tra Fiba ed Euroleague da un paio d’anni a questa parte. Ma riavvolgiamo il nastro: dopo il botta e risposta del 29 dicembre scorso, ieri si è tenuto un Consiglio federale informale a Roma, dove erano presenti Lnp e Giba e non la Legabasket, come sottolineato da Bianchi. Al termine del quale, è arrivato un comunicato piuttosto duro nei confronti della Lega, con varie accuse soprattutto sul tema caldo dell’eleggibilità, ma anche su altro.

E' stato sottolineato come una Lega così come è strutturata non sia funzionale al movimento, poiché, tra l’altro, non produce sostanziali utili e valore aggiunto per le società – è stato scritto nel comunicato - Allo stesso modo l’immagine non positiva della Lega si riflette anche su quella della pallacanestro italiana”. E sul tema degli stranieri, si dice: “Un’impostazione potenzialmente volta ad incrementare ulteriormente il numero degli atleti non di formazione italiana iscritti a referto, giustificato da una cosiddetta luxury tax sottolineata da un più ampio progetto…”. Per poi, dopo aver parlato di deleghe per l’organizzazione del campionato, entrare anche nel tema impianti: “La Fip, preso atto della mancanza di coordinamento da parte della Legabasket di serie A, si confronterà direttamente con i club interessati”.

La Legabasket si è riunita oggi in assemblea a Bologna e, al termine, il presidente Egidio Bianchi ha risposto a quanto scritto dalla Fip, in una conferenza stampa. “La Lega respinge con forza i contenuti del comunicato fatto relativamente ai temi che ci vedono come imputati, mentre riteniamo di essere gli unici soggetti aver presentato un progetto organico e completo, per portare un cambiamento del nostro movimento”. Per poi parlare dei toni: “E’ questo che ci lascia più perplessi. Non riteniamo nessun tipo comportamento della Lega abbia fatto in modo ci potessero essere motivi per questi toni messi in campo”. Il passaggio sulla possibile revoca della delega a organizzare il campionato: “Io credo che il presidente Petrucci non abbia detto nulla di diverso dalla realtà, può sottrarci queste deleghe, ma non ne vedrei i motivi istituzionali. Il passaggio ha un tono di minaccia che, da questo punto di vista, accogliamo con uno stato d’animo di tranquillità”. E la chiusura: “Abbiamo ribadito la disponibilità di un confronto e di sederci ad un tavolo per una soluzione condivisa. E’ solo una questione di volontà. Si può fare in tempi rapidi”.