Il ritorno di Venezia, il terzetto in vetta e la lotta F8: che equilibrio!

Il punto dopo la tredicesima giornata di A, la prima del 2018.
03.01.2018 14:02 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Hrvoje Peric (Venezia)
Hrvoje Peric (Venezia)
© foto di Twitter Venezia

Spettacolo nella tredicesima giornata di A, la prima del 2018 (con l’eccezione degli anticipi, causa Eurocup, Trento-Torino e Reggio Emilia-Cantù): la notizia di giornata è innanzitutto il travolgente successo della Vanoli Cremona sul campo della capolista Brescia, che dopo due mesi da sola in testa alla classifica viene raggiunta in vetta da Avellino e Milano, corsare sui campi di Sassari e Pesaro.

La Germani continua ad essere in vetta per la classifica avulsa negli scontri diretti (pesa, in tal senso, il +21 su Avellino alla seconda giornata): ciò significa che vincendo le prossime due partite (a Torino e contro Pistoia) la squadra di Diana conquisterebbe il titolo di campione d’inverno e la prima testa di serie nel tabellone delle Final Eight di Firenze. Dal canto loro Milano (trasferta a Pistoia prima di chiudere in casa contro Venezia) e Avellino (in casa con Bologna e in trasferta a Trento) proveranno a giocarsi le loro carte sino all’ultimo.

Turno di A che segna anche il ritorno in grande stile dei campioni d’Italia in carica, quell’Umana Reyer Venezia che dopo avere spezzato la lunga striscia negativa nel turno di Santo Stefano contro Sassari è andata a dominare, in una partita condotta dal primo all’ultimo minuto, la Betaland Capo d’Orlando, sfoderando una prova di forza che ha pochi eguali in questa stagione. Prima di chiudere il girone d’andata al Forum di Assago, Venezia ospiterà nella prossima giornata Pesaro (raggiunta in coda da Brindisi): il primo posto sembra ormai lontano (la Reyer ha già perso sia con Brescia che con Avellino) ma con la vittoria in Sicilia la squadra di De Raffaele si è garantita il biglietto per Firenze, il miglior viatico per mettersi definitivamente alle spalle un momento complicato della stagione.

A proposito di Coppa Italia: quasi certa è Torino (mancano solo due punti), mentre la brutta sconfitta contro Venezia taglia quasi del tutto fuori Capo d’Orlando (tenuta dentro soltanto dalle vittorie colte con Trento e Sassari, con le quali però paga 4 punti di distanza: potrebbero non bastare due vittorie); i siciliani però saranno arbitri del sogno di Cantù e Cremona, appaiate a quota 12 al 9° posto, dovendo ancora giocare con entrambe. Le squadre di Sodini e Sacchetti dovranno obbligatoriamente fare percorso netto, nella speranza di agganciare o superare il terzetto Trento-Bologna-Sassari appaiato attualmente al 6° posto.