Italia, stranieri, promozioni o retrocessioni: Petrucci risponde a Bianchi

Il vertice della Fip risponde alle parole della lega e lo fa con posizioni chiare.
17.01.2017 20:30 di Domenico Landolfo   vedi letture
Italia, stranieri, promozioni o retrocessioni: Petrucci risponde a Bianchi
© foto di Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

Quando a scontrarsi sulle tematiche più cocenti del campionato italiano di pallacanestro sono le due eminenze grigie più illustri, ovvero Bianchi e Petrucci, diametralmente opposti per visione e progetti, le scintille che ne escono sono di certo interessanti.

Dopo l'intervista al numero uno di Legabasket della Gazzetta, non si è fatta attendere la risposta dagli organi della Fip. Tiene banco la questione stranieri, col 7 + 5 aspramente criticato dalla federazione. La risposta di Petrucci ha voluto porre l'accento su un miglioramento del livello del campionato italiano, che non può essere focalizzato solo sugli stranieri, che spesso vengono a svernare dopo fasti NBA o europei, quanto invece la possibilità di migliorare il livello italiano. Nelle parole del presidentissimo, la partnership con Messina resta una condicio sine qua non, che punta su carte ancora coperte e in divenire. Connessa a questa, la possibilità paventata di passaportare Ryan Arcidiacono, al momento play degli Austin Legends in Nbdl, ma che potrebbe venire a creare i presupposti per un Travis Diener bis. Qui ci troviamo di fronte ad un ragazzo di palesi origini italiane ma che di fatto con il nostro paese ha ben poco da spartire, se il progetto vuole più italiani è davvero così impellente rimarcare la vicinanza di tale passaporto?

Un altro punto dibattuto è la serie A2 a 32 squadre con una sola promozione. Assurdo per Bianchi una composizione cosi folta del girone, piccato Petrucci dice che due posti sarebbero giusti, ma se in un campionato di 16 dovessero esserci due retrocessioni non si correrebbe il rischio di abbassare ulteriormente il livello in una corsa al 14' posto specie per quelle compagini medio piccole che non possono lottare x traguardi premiali? Gli interrogativi restano, non si accentuano le polemiche, per quanto invece sia rassicurante il raggiungimento di un accordo con Bartomeu per avere squadre italiane in Eurolega ed Eurocup, una manna dal cielo in un'annata con non un gran fascio di soddisfazioni.

Serve però impennare il livello dal basso e dagli azzurri,sono esempi  in tal senso quelle squadre come Capo d'Orlando o Reggio Emilia che fanno pochi conti, puntano su giovani italiani e gli abbinano stranieri più o meno di livello. Forse non è tutto oro ciò che luccica, ma l'intento di Petrucci è apparso quello di voler far tornare un campionato competitivo e lottato, in cui le risorse interne possano essere la linfa vitale del movimento, affinché, Nba a parte, non debbano essere costretti tanti talenti ad emigrare in Europa per essere stelle lontano dal Belpaese.
Non si costruiscono squadre di sole figurine...