La crescita azzurra di Reggio, Sassari e Venezia in cerca d'identità
Ci sono due costanti in questo avvio di stagione di Serie A: la capolista Milano ed il buon rendimento degli italiani. Se per quanto riguarda l’Olimpia non è certo una sorpresa, le prove da prima pagina dei nostri giocatori fanno ben sperare per la prossima estate azzurra, anche se aumenta il rimpianto per non poter vedere la maggior parte di loro nelle competizioni europee per il teatrino estivo sulle coppe. Questa settimana è toccato a Riccardo Cervi prendersi la copertina, con la sua prova ‘da record’ (19 punti, career high), nella vittoria di Reggio Emilia su Venezia.
Un successo significativo da parte della formazione emiliana che prosegue la sua crescita e conquista la terza vittoria consecutiva, sempre dalle forti tinte azzurre, ma anche con la guida in regia di un Needham sempre più importante. Da sottolineare anche i 5.200 spettatori arrivati a Bologna (ci si poteva pensare anche per la finale tricolore 2016), segno della passione e della voglia di basket del pubblico reggiano. L’altra faccia della medaglia è Venezia: da quando è stata definita l’anti-Milano, la squadra lagunare ha perso tre gare di fila tra campionato e Champions League.
Se Ettore Messina può essere comunque felice, per le prove sempre di livello di Tonut, difficilmente potranno esserlo staff tecnico e dirigenza degli orogranata. Proprio la partenza sprint doveva essere quasi una certezza, per i pochi cambiamenti rispetto alle rivali, invece ai primi veri ostacoli sono arrivate le risposte negative. Non ha ancora trovato un proprio equilibrio nemmeno Sassari: i sardi stanno vivendo, per ora, sulle montagne russe. Una prova buona e l’altra negativa, sintomo di discreto talento, ma di una chimica di squadra ancora tutta da trovare. C’è tempo per entrambe, in un campionato al momento ancora molto indecifrabile, esclusa la capolista.