La resilienza di Pesaro e Capo, la marcia di Trento e la realtà Brescia

Cosa ci lascia la 29° giornata di Serie A
07.05.2018 13:33 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
La resilienza di Pesaro e Capo, la marcia di Trento e la realtà Brescia
© foto di Twitter Pesaro

Un grandissimo spettacolo, con otto partite piene di rimonte e un fattore campo per lo più dominante: unico successo esterno quello di Avellino al Paladozza contro la Virtus. La 29° giornata di Serie A va in archivio come il perfetto antipasto di un ultimo turno che si annuncia vibrante come poche volte, essendo ancora in ballo vetta a fine regular season, gli ultimi due posti per i playoff e anche l’unica retrocessione.

Che la salvezza tra due (o più) squadre si decida in volata non è una novità: da quando la Serie A è tornata a 16 squadre (2009-10) non è successo soltanto nel 2011-12 (l’anomalo campionato a 17), nel 2012-13 e nella scorsa stagione. Contrariamente rispetto al recente passato, è Pesaro quella ad essere avvantaggiata, frutto principalmente delle due incredibili vittorie contro Milano e Venezia. Ai marchigiani, per salvarsi, basterà fare lo stesso risultato di una indomita Capo d’Orlando, che in casa contro Cantù rimontando dal -15 del primo tempo ha tenuto in vita la sua stagione. Vuelle e Orlandina incroceranno i loro destini con quelli di Sassari e Cremona, per una doppia sfida tra lotta playoff e salvezza.

È ai playoff da tempo la Dolomiti Energia Trento, che proprio contro i sardi ha colto la settima vittoria consecutiva: è record societario in A. Trento è l’unica già certa di conoscere la sua rivale ai Playoff in Avellino, e mercoledì proprio contro gli irpini sarà in ballo il fattore campo nella serie. Una serie che mette in ballo anche il ruolo di terza principale contender allo scudetto, contro le favorite Milano e Venezia.

Anche se potrebbe inserirsi la Germani Brescia, che dopo aver sofferto la rimonta di Torino al PalaGeorge ha conquistato la ventesima vittoria stagionale, quella che garantisce alla Leonessa il 3° posto in classifica e un probabile scontro al primo turno con Varese (a meno che la squadra di Caja non perda contro Torino, Bologna non vinca a Reggio Emilia e Cantù non perda con Brindisi). Sarebbe un caldissimo derby lombardo, per una città che non assaggia l’atmosfera playoff da oltre 30 anni.