La solita JuveCaserta: rollercoaster prima di Milano

La partenza sprint, gli infortuni, gli arrivi di Diawara e Berisha, come cambia la squadra di Dell'Agnello
24.02.2017 20:40 di  Domenico Landolfo   vedi letture
La solita JuveCaserta: rollercoaster prima di Milano
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© foto di Alessia Doniselli

Maledettamente controcorrente. Non esistono certezze quando si parla di JuveCaserta. La prossima avversaria di Milano, che è sempre stata il gran rivale di epiche battaglie, specie nelle finali scudetto, è sempre una squadra indecifrabile, che alterna grandi partite a prestazioni tutt’altro che convincenti, così come le annate, le cadute e le risalite che hanno contraddistinto la squadra campana.

In questa stagione la storia sembra essersi ripetuta, con una squadra partita molto forte ad inizio campionato, con le sole sconfitte rimediate a Masnago e al Forum, a cui si sono invece alternate brillanti vittorie anche lontano dal Palamaggiò, roccaforte comunque importante per la truppa di Sandro Dell’Agnello, forse uno dei maggiori artefici di quello scudetto scippato alla Philips nel ‘91. Proprio la gara di Assago, finita con un sonoro trentello, è la fotografia di quella che poi si è rivelata la stagione bianconera: sprazzi di bel gioco uniti a passaggi a vuoto assurdi.

Molti di questi passaggi a vuoto sono stati legati all’emergenza infortuni, primo su tutti quello di Josh Bostic, arrivato per essere un tiratore e rivelatosi specialista difensivo capace di dare equilibrio alla squadra. A lui si è aggiunto Czyz, sostiuito da Linton Johnson, che oramai è stabile nello spot di quarto lungo. Le due recenti acquisizioni in casa casertana, ovvero Diawara e Berisha (che esordirà proprio contro l’EA7), cambiano sicuramente il volto di una squadra che si è sempre ancorata sul talento da genio e sregolatezza di Edgar Sosa (peggiore dei suoi all’andata con 0 punti e 9 perse) e sul pick and roll a premiare Mitchell Watt, tra i migliori centri in campionato.

La verità è che la Juve nelle ultime 12 gare ne ha vinte solo 2, rocambolescamente: prima a Reggio Emilia, al supplementare, contro una squadra incerottata, poi in casa con Cremona dove a vincere, a dirla tutta, è stato il pubblico che nell’ultimo quarto ha sospinto la squadra dal -18 alla vittoria. Brutte le prestazioni contro Varese e Pistoia, nelle ultime uscite, quindi si ritorna sul mercato ed ecco la guardia di passaporto Kosovaro, talento slavo che è ancora tutto da scoprire, specie per le caratteristiche difensive richieste da Sandro Dell’Agnello.

Proprio il Palamaggiò potrebbe essere il fattore chiave per la squadra bianconera, con una prevendita agevolata dalla possibilità, per gli abbonati, di acquistare un biglietto in più ad un euro per ogni tessera. È questo forse il punto di maggior difficoltà per un’Olimpia di sicuro sulla carta dominante, ma che dovrà evitare di farsi trascinare dagli egoismi degli avversari. Una squadra come Caserta tende troppo spesso a lasciare che la decidano i singoli, per cui Milano dovrà partire da una buona intensità difensiva, prima di costruire in attacco giocando in maniera coinvolgente, esponendo così la squadra bianconera a quella coperta corta che potrebbe essere la chiave determinante della gara.