Le pagelle del campionato: Pistoia e Capo super, delude Reggio

Diamo i voti alle sedici protagoniste, al termine della stagione regolare
09.05.2017 17:27 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Le pagelle del campionato: Pistoia e Capo super, delude Reggio
© foto di Agenzia Liverani

Aspettando il via dei playoff, programmato per venerdì prossimo, valutiamo come è andata la stagione regolare, dando i voti alle 16 protagoniste del massimo campionato, tra conferme, sorprese e delusioni. Le pagelle riguardano solo le 30 giornate di Serie A, senza contare le varie coppe.

MILANO 7 – Doveva dominare la stagione regolare e l’ha fatto, per un primo posto praticamente mai in discussione. La squadra di Repesa ha rallentato un po’ il ritmo nel finale, tra infortuni ed obiettivo già raggiunto, ma ha confermato l’indiscusso ruolo di grande favorita in Italia.

VENEZIA 7 – L’avevamo messa al secondo posto nel ranking di inizio stagione, contro i pronostici di molti, e la squadra lagunare si è confermata ad altissimi livelli, raggiungendo il miglior risultato della storia recente, nonostante più di un problema di infortuni. Ora dovrà confermarsi ai playoff.

AVELLINO 6.5 – Forse ci si poteva attendere qualcosina in più dagli irpini, che hanno comunque prodotto una buona stagione regolare, anche se leggermente sotto alle aspettative. La terza piazza di partenza è una base interessante, ma per migliorare la semifinale 2016, dovrà alzare l’asticella.

TRENTO 7.5 – Un girone d’andata sottotono, un ritorno stellare, meglio anche della capolista Milano (con cui ha vinto al Forum). Gli arrivi di Sutton e Marble hanno girato la stagione e conquistato in extremis uno splendido quarto posto, nonostante gli stop di Baldi Rossi, Marble e Moraschini.

SASSARI 6 – Ha letteralmente gettato al vento il quarto posto, perdendo prima in casa con Venezia e poi sul campo della già salva Caserta, rovinando un po’ il bel cammino del girone di ritorno. Potrebbe pesare, soprattutto perché sembra essere meno in forma di Trento al momento.

REGGIO EMILIA 5 – Stagione regolare deludente per gli uomini di Menetti, reduci da due finali scudetto consecutive. Ha cambiato tanto in corsa (ultimo arrivo Wright), ma la squadra non sembra aver trovato la giusta chimica, con tantissimi alti e bassi. Per fare strada, dovrà trovarla nei playoff.

PISTOIA 8 – L’avevamo data (sbagliando) come possibile candidata alla retrocessione, invece coach Esposito e la squadra hanno fatto l’ennesimo capolavoro, conquistando un’altra volta i playoff ed anche evitando Milano al primo turno. Ha fatto del PalaCarrara un fortino quasi inespugnabile.

CAPO D’ORLANDO 8 – Vale più o meno lo stesso discorso fatto per Pistoia, con l’handicap di aver ceduto il miglior giocatore (Fitipaldo) a metà della stagione. E’ arrivata la serie di sei sconfitte consecutive, ma all’ultimo turno è arrivata una meritata qualificazione ai playoff.

BRINDISI 5 – Stagione con troppi alti e bassi per l’Enel, che ha sprecato l’occasione di tornare ai playoff, con alcune sconfitte (soprattutto interne) piuttosto inopinate. L’arrivo di Samuels non è servito per dare la scossa, così l’annata si chiude con un deludente nono posto.

BRESCIA 7 – Una grande stagione per la neopromossa, arrivata a giocarsi i playoff fino all’ultima giornata. Il lavoro di Diana è stato ottimo ed anche quello della società, capace di resistere ai cambiamenti dopo cinque sconfitte nelle prime sei partite. Peccato per gli infortuni nel finale.

TORINO 5 – Ci si aspettava di più dalla stagione della Fiat, ma i piemontesi non sono quasi mai riusciti ad essere in corsa per un posto nei playoff, nonostante non abbiano neppure mai avuto timori di finire pericolosamente in basso. La piazza di Torino, però, meriterebbe la post-season.

VARESE 6 – E’ la media tra la bruttissima prima parte di stagione e l’ottima seconda fase, dopo l’approdo di Caja in panchina. Nel complesso resta un’annata sufficiente, anche se prima dell’avvio il pensiero playoff pareva potesse diventare realtà. E, per questo, l’Openjobmetis non è stata in corsa.

CASERTA 6.5 – Cammino al contrario, rispetto a Varese. Avvio da sogno, nelle zone alte, poi un crollo preoccupante, fino a trovare comunque la tranquillità per salvarsi ben prima dell’ultima giornata. Mezzo punto in più per le condizioni difficili societarie, in cui la squadra ha lavorato.

CANTU’ 5.5 – Alla fine è arrivata una salvezza tranquilla, con quel tris di vittorie subito dopo l’arrivo di Recalcati, ma resta una stagione piuttosto anonima da parte dei brianzoli. Il tutto nato da una squadra formata in ritardo, con il cambio di tre coach, la piazza e la storia del club meritano di più.

PESARO 6 – Partita per salvarsi, ha raggiunto l’obiettivo, pur tra mille paure e difficoltà. E’ ormai, però, l’andamento classico della formazione marchigiana da un po’ di anni a questa parte, a causa di un budget poco elevato e di qualche scelta non particolarmente azzeccata.

CREMONA 4 – Dai playoff alla retrocessione. Il rischio obiettivamente c’era, dopo aver dato l’addio all’asse portante della magica stagione scorsa (e non solo), ed è diventato realtà, con una serie di errori sul campo e fuori. Primo fra tutti dare il benservito a coach Pancotto.