Pesaro e Capo d’Orlando: dopo i cambi, la dura strada per la salvezza

Marchigiani e siciliani in crisi profondissima entrano nel vivo della sfida salvezza.
03.04.2018 16:25 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Andrea Mazzon
Andrea Mazzon
© foto di Foto FIBA

5 novembre 2017. Sesta giornata di campionato: la Betaland Capo d’Orlando conquista il suo primo successo casalingo, mancato in volata una settimana prima con Torino, infliggendo 17 punti di margine alla Vuelle Pesaro.

Cinque mesi dopo, la differenza nella lotta salvezza più al ribasso che si ricordi in Serie A, è tutta in quel match di novembre. La vittoria con Pesaro diede via, per i siciliani, a un ciclo positivo fatto di quattro vittorie in sei giornate. Nessuno avrebbe però potuto pensare che il successo dell’Orlandina contro Brindisi a metà dicembre, 106 giorni dopo, sarebbe stato l’ultimo in campionato per i siciliani, ancora a secco di vittorie nel girone di ritorno e in striscia aperta di 13 sconfitte consecutive, 19 contando anche la Champions League.

Non va tanto meglio a Pesaro, che nel girone di ritorno ha battuto soltanto Capo d’Orlando, non riuscendo però a ribaltare il -17 dell’andata in una partita che ha riaperto, per la Vuelle, la corsa salvezza -che si sarebbe virtualmente chiusa in caso di sconfitta lo scorso 11 marzo.

Entrambe le squadre hanno cambiato molto sul mercato (Capo d’Orlando tutto, con solo Atsur, Kulboka, Stojanovic e Laganà ‘sopravvissuti’ dal roster di inizio stagione), entrambe hanno cambiato di recente in panchina (Pesaro si è affidata al vice Massimo Galli, l’Orlandina ha esonerato ieri Di Carlo e optato ufficialmente per il rientro in Italia di Andrea Mazzon), entrambe adesso hanno davanti a sé sei partite in cui dare il tutto per tutto.

Calendari per altro simili tra loro, visto che entrambe le squadre incroceranno il loro cammino con due big del nostro campionato come Venezia (Pesaro riceverà in casa la Reyer, mentre Capo sarà di scena al Taliercio) e Avellino (fattori campo invertiti rispetto a quanto accade con Venezia), o con una squadra in piena lotta playoff come Cantù. Pesaro poi ospiterà Pistoia il prossimo weekend, una delle poche squadre tranquille e senza grandi obiettivi da qui al termine della stagione -lontana dai playoff e ormai sicura della salvezza- per poi essere di scena sui campi di Milano e, all’ultima giornata, di Sassari.

Forse è più semplice il calendario di Capo d’Orlando, pure con l’handicap delle tante nuove aggiunte, che però dovrà sfruttare al massimo le prossime due giornate, con la caldissima Varese in casa e la trasferta sul campo di una Brindisi ormai tranquilla. Anche l’Orlandina chiuderà il suo campionato in trasferta, sul campo della Cremona dei tanti ex (Drake Diener, Portannese e Sacchetti), in quello che potrebbe essere un doppio incrocio -contando anche Sassari-Pesaro- decisivo sia in chiave salvezza che in chiave playoff.